L'ANALISI
10 Novembre 2023 - 05:10
La sede del Concass
CASALMAGGIORE - «L'amministrazione comunale intende sostenere la famiglia e garantire l'assistenza domiciliare della persona anziana non autosufficiente, cercando di ritardare il più possibile l'ingresso nelle strutture residenziali. Per questo abbiamo assunto a marzo 2022 un'operatrice a tempo indeterminato e per non mandare in sofferenza il servizio durante l'estate è stata assunta un'assistente domiciliare per il mese di luglio, che ha permesso al resto del personale di gestire le ferie. A inizio 2024, si provvederà a un'altra assunzione». Lo ha detto l’assessore ai Servizi sociali Linda Baroni in consiglio comunale, mentre illustrava il punto con cui è stato approvato all’unanimità lo schema di convenzione con il Consorzio Casalasco Servizi Sociali per l’espletamento del servizio sociale territoriale specifico – area anziani e disabili adulti – dal primo gennaio 2024 al 31 dicembre 2026.
«Diamo continuità a interventi a favore delle persone anziane e disabili — ha esordito Baroni —. Il preventivo firmato il 30 ottobre 2023 dal direttore del Concass quantifica la spesa di 38.500 euro annui. I costi potrebbero subire variazioni a seguito di modifiche contrattuali. L'assistente sociale, alla quale andiamo a rinnovare la convenzione, è Maria Cristina Favalli che coordina le operatrici del Servizio assistenza domiciliare che si occupano al momento di 47 anziani più 7 adulti non autosufficienti e 23 utenti per il servizio di lavanderia, dati rilevati a venerdì. Questo servizio ha in carico 130 anziani e 42 adulti disabili, per i quali risponde alle domande in tribunale con i vari amministratori di sostegno per le compilazioni e per i contributi».
Baroni ha spiegato che Favalli si occupa di dimissioni protette e degli inserimenti in strutture residenziali, collabora con il servizio psichiatrico territoriale, con l’Asst e con l'assistente sociale che si occupa degli adulti. «E un mese fa ha attivato il progetto ‘socializzazione anziani’ presso il centro Primavera con la presenza di un operatore Meraki due giorni alla settimana. Al lunedì fa ginnastica motoria, adattata a quelli di una certa età, e al mercoledì la tombola o i giochi di carte. Sono una decina di persone sole che altrimenti rimarrebbero chiuse in casa. Importante anche dire che questi progetti per gli anziani sono pagati da fondi Concass dedicati a loro. E volevo anche cogliere l'occasione di ringraziare tutto lo staff dei servizi sociali, dalla responsabile Chiara Sanfelici, le assistenti sociali Cristina Fava, che si occupa dell'area minori, Tiziana Copelli per l'area adulti, Cristina Favalli che si occupa degli anziani e dei disabili, per tutto il lavoro che svolgono sul nostro territorio con esperienza, pazienza e soprattutto con il grande rispetto con cui accolgono gli utenti con le loro problematiche. Non voglio dimenticare nemmeno le preziose amministrative, Valentina Abelli e la nostra new entry Martina Bongiovanni che si sta davvero inserendo molto bene nella nell’équipe».
Pierluigi Pasotto (Cnc), commentando la relazione, ha detto che i numeri descritti «sono importanti che dimostrano anche il fatto che l'entrata in Rsa viene sempre più posticipata per vari motivi». Si entra in Rsa «quando proprio diventa impossibile mantenere l’anziano al proprio domicilio, a tutela della salvaguardia della salute e della dignità della persona». Pasotto si è unito, «anche come gruppo, ai ringraziamenti agli operatori che sono sul campo, gli amministrativi e tutte le persone che vanno quotidianamente anche in casa dei nostri nostri concittadini, anziani che hanno bisogno di interventi di sollievo dal punto di vista assistenziale».
Pasotto ha poi chiesto se l’amministrazione non abbia mai pensato di assumere stabilmente l’assistente Favalli. Il sindaco Filippo Bongiovanni ha fatto presente che il Comune non può fare un concorso ad personam anche se la figura in questione è davvero molto valida. L’amministrazione si è presa tre anni di tempo per valutare la situazione e decidere se esternalizzare i servizi al Concass o re-internalizzare il tutto. «La pandemia ha davvero cambiato il paradigma», ha osservato il sindaco, e ora serve necessariamente una fase di studio. Ad avviso di Pasotto «probabilmente si andrà verso la reinternalizzazione di diversi servizi».
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