L'ANALISI
04 Novembre 2023 - 05:30
CREMONA - In città si è alzato di un metro in poco più di 12 ore, passando dalla quota -2 della serata di giovedì ai -0,94 del primo pomeriggio di ieri. Una piena decisamente lontana da quelle allarmanti del passato, ma che ha comunque cambiato lo scenario al quale la siccità ci aveva ormai abituato: all’altezza del vecchio ponte in ferro e delle canottieri, infatti, il Po ha mostrato i muscoli presentandosi con portata e corrente forti. Ingrossato dagli affluenti, non ha però raggiunto le soglie di attenzione: «A Boretto alle 12,30 è arrivato a circa 4 metri sopra lo zero idrometrico – ha fatto sapere Aipo – e cioè 50 centimetri al di sotto del primo livello di criticità (giallo, ndr). Nei tratti terminali, nella parte di confine tra Emilia-Romagna e Veneto così come nel Delta, i livelli potrebbero al massimo raggiungere la soglia 1 nel corso delle prossime 36 ore, anche a causa degli apporti di piena dei fiumi lombardi ed emiliani». Ribadita l’allerta relativa a «materiale flottante», vale a dire legname in arrivo dai territori a valle: «Potrebbe interessare infrastrutture, attracchi e imbarcazioni ormeggiate – recita l’avviso della Direzione navigazione interna dell’Agenzia interregionale per il fiume –. È raccomandata una attenta vigilanza delle strutture in acqua».
Il personale degli enti preposti ha monitorato attentamente la situazione e, ieri mattina, in via Lungo Po Europa sono arrivati anche i tecnici di Anas alle prese con i controlli al vecchio e malandato ponte in ferro: hanno verificato la presenza di parecchi tronchi attorno ai piloni (saranno rimossi non appena le condizioni meteo lo consentiranno) ma soprattutto hanno tentato di sistemare le solite buche diventate voragini a causa del maltempo.
Decine le chiamate di automobilisti che hanno segnalato danni a pneumatici e cerchioni. Sopralluoghi anche nella Bassa Piacentina, dove sono stati attenzionati vari ponti, fra cui quello sul torrente Nure a Fossadello, e dove sono stati registrati interventi dei Vigili del fuoco per allagamenti e piante cadute. È successo ad esempio a Villa Verdi di Sant’Agata (Villanova sull’Arda) già segnata da abbandono e degrado: a causa del crollo dell’albero la strada è stata temporaneamente chiusa e oltre al 115 sono intervenuti anche i carabinieri del Radiomobile di Fiorenzuola.
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