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IL NODO INFRASTRUTTURE

Nuovo ponte tra Casalmaggiore e Colorno, scontro sulle risorse

Affollato e polemico dibattito nella sala consiliare del capoluogo parmense. La parlamentare Laura Cavandoli, della Lega, è stata rassicurante

Davide Luigi Bazzani

Email:

davideluigibazzani@gmail.com

21 Ottobre 2023 - 14:39

Nuovo ponte tra Casalmaggiore e Colorno, scontro sulle risorse

COLORNO - Ci sono i soldi per realizzare il nuovo ponte sul Po? E si farà in tempo a costruirlo, visto che quello attuale è garantito sino al 2029? Se n’è parlato ampiamente dalle 18 di venerdì in sala consiliare a Colorno, grazie ad una udienza conoscitiva chiesta dalla minoranza e accolta dal sindaco Christian Stocchi. Intorno al tema dei fondi necessari si è sviluppato un certo dibattito tra i presenti. In particolare, da un lato il presidente della Provincia di Parma Andrea Massari, sindaco di Fidenza, appartenente al centrosinistra come esponente Pd, ha subito osservato che «al momento esistono le risorse solo per pagare il progetto preliminare, ma mancano ancora quelle per realizzare l’opera, che io stimo tra i 90 e i 120 milioni di euro». Dall’altro la parlamentare Laura Cavandoli, della Lega, è stata rassicurante: «Adesso il nuovo decreto pubblicato l’11 luglio 2023 dà tempo sino al 30 giugno 2024 per approvare le progettazioni degli interventi. Credo che a maggio, quando sarà concluso il progetto, la Provincia di Parma debba terminare il suo incarico per poi passare ad Anas la progettazione esecutiva e l’effettiva realizzazione. Per quanto riguarda la parte economica, ho incontrato Anas ad agosto di quest’anno, per capire come si può procedere in questi casi, e Anas mi ha detto in modo abbastanza chiaro che nel momento in cui ci sono le risorse procederà. Le risorse chiaramente devono venire dal ministero delle Infrastrutture, e da parte del ministero ci sono tutte le raccomandazioni e le disponibilità del caso. L’impegno c’è da parte mia e anche da parte del ministro Salvini. Si conoscono benissimo le esigenze del territorio».

Quindi una piccola nota polemica: «Manca, ed è sempre mancato, un impegno della Regione Emilia Romagna che non ha mai inserito questa opera del ponte tra quelle infrastrutturali strategiche, quelle che vengono comunicate da Regione ad Anas perché siano realizzate primariamente. Posso dire però che a livello centrale possiamo sopperire e procedere». Stocchi, nel dare la parola al sindaco di Casalmaggiore Filippo Bongiovanni, ha sottolineato come ci siano «due comunità particolarmente interessate al ponte, quella di Colorno e di Casalmaggiore, pur senza dimenticare che questo è un tema che va molto al di là delle nostre comunità». Bongiovanni ha ricordato il passato: «A settembre 2017 ci è caduta un po’ la vita quando è stato chiuso il ponte che la maggior parte dei casalaschi frequenta. L’anno e mezzo per arrivare alla risoluzione è stato ricco di incontri, proposte, schegge impazzite perché ognuno diceva la sua, ma alla fine dal Governo stanziarono i fondi abbastanza velocemente per cercare di prorogare la vita del ponte. Ci fu anche un ricorso e si perdette anche del tempo, ma andò tutto a buon fine e a giugno 2019 fu re-inaugurato. Adesso siamo molto interessati a vedere gli ulteriori passaggi, a capire chi fa che cosa. Penso che la ‘palla’ dovrebbe passare all’Anas, dopo lo studio di fattibilità a cura della Provincia di Parma: così era stato detto. Sappiamo che lo stanziamento di circa 100 milioni di euro sarà un affare importante che il ministero potrà affrontarlo quando si conosceranno cifre certe. Dopodichè sappiamo che oggi con il nuovo codice degli appalti il progetto di fattibilità non è più come una volta, ma ha già le caratteristiche del definitivo. Manca solo la progettazione esecutiva e quindi i tempi potrebbero essere relativamente veloci».

L’ingegner Aldo Castellari, responsabile struttura territoriale Emilia Romagna per Anas, ha sottolineato che «dal 7 aprile 2021 la manutenzione del ponte e dell’Anas è in capo ad Anas, che è un esecutore e deve procedere con quanto le viene affidato». L’ingegner Umberto Bergamo del Ministero delle Infrastrutture ha detto che al MIT «si conosce l’importanza del ponte e speriamo lo studio sia pronto in modo da inserire l’opera nella programmazione». Da parte dell’ingegner Giulio Biroli, funzionario del settore strade e viabilità della Provincia di Cremona, è stato ribadito il «forte interesse alla valenza dell’opera». Alberto Padovani della minoranza di Colorno si è compiaciuto «per la unità di intenti. L’invito è a continuare con la compattezza perché su questi temi non deve esserci divisione politica».

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