L'ANALISI
20 Ottobre 2023 - 16:03
CREMONA - Niente trasferimento in via Borgo San Pietro, almeno nei prossimi mesi, per il rifugio per senzatetto, che la Caritas diocesana gestisce ormai da 12 anni.
«L’apertura dell’abituale sede del San Martino è fissata per il primo di novembre, con il servizio che proseguirà nell’edificio di via Civerchi — chiarisce il direttore della Caritas Claudio Dagheti —: rimarrà a disposizione, tutte le sere, sino all’inizio della primavera. Dovremo poi valutare, nei prossimi mesi, come e se spostarci».
Con l’arrivo dei primi freddi, il servizio torna a essere un importante punto di riferimento o per chi si trovi sprovvisto di un’abitazione per le più svariate ragioni. La formula per la gestione sarà quella collaudata negli anni scorsi: apertura in orario serale, con ingressi possibili sino alle 22. Al mattino, gli ospiti potranno lasciare il dormitorio dalle 7 sino alle 9. Avranno la possibilità di consumare la colazione: 18 i posti letto, riservati agli uomini. Attivo anche un refettorio, attrezzato al piano terra del palazzo di via Civerchi, per distribuire pasti caldi. Due i volontari impegnati ogni notte.
Per il futuro, la Caritas e la diocesi avevano pensato all’ex canonica della chiesa parrocchiale di Borgo San Pietro. Uno stabile da tempo vuoto, che permetterebbe anche di incrementare gli attuali 18 posti letto, prevedendo nel contempo uno spazio per le donne.
L’edificio, secondo quanto era emerso l’inverno scorso, avrebbe però la necessità di un importante intervento di riqualificazione e adeguamento dei locali: dal rifacimento dei servizi igienici, ad alcuni interventi sul tetto e sull’impianto di riscaldamento.
L’iniziale ipotesi di spesa, formulata dai responsabili diocesani, era stata di 300mila euro. Non erano mancate delle proteste da parte di alcuni residenti della zona, per il timore di presenze poco rassicuranti nel quartiere. Per quanto riguarda i costi di gestione dovrebbero essere simili a quelli del San Martino, che si aggirano intorno ai 40-50mila euro per ogni periodo di apertura. Di questi, una metà sono relativi alle spese di pulizia, lavaggio delle lenzuola e delle coperte, che viene ovviamente effettuato ogni giorno. E per la presenza degli operatori per quattro ore, due la sera e due la mattina. Questi ultimi si dedicano alle fasi di accoglienza dei senzatetto, mentre per la notte sono operativi i volontari della Caritas.
In via Borgo San Pietro, come già avviene in via Civerchi, verrebbero trasferiti anche il refettorio e il piccolo centro diurno, che comprende lo sportello della cooperativa Bessimo, impegnata nell’assistenza ai senza fissa dimora e alle persone con dipendenze. Se questo progetto dovesse andare in porto, negli spazi lasciati liberi dal dormitorio, la diocesi avrebbe l’opportunità di dislocare gli uffici delle commissioni pastorali, oggi sparsi in sedi separate. Per l’ex canonica di Borgo San Pietro, servirebbe anche il via libera della Soprintendenza ai beni culturali, artistici e paesaggistici di Cremona e Mantova, essendo lo stabile vincolato.
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