L'ANALISI
CREMA. BORGO SAN PIETRO
14 Marzo 2023 - 05:15
CREMA - Giuseppe Morsellino, tra gli autori del volantino distribuito casa per casa a Borgo San Pietro, replica all’ex sindaco Stefania Bonaldi, che aveva bollato come «commedia dai tratti caricaturali» il ciclostilato diffuso per dire «no» al trasferimento del dormitorio San Martino da via Civerchi all’ex casa parrocchiale, progetto di Diocesi e Caritas che dovrebbe concretizzarsi in autunno.
«No al centro tossicodipendenti, no alla cooperativa Bessimo nella casa parrocchiale. È rischiosa la vicinanza con le scuole elementari. Pericolo di sicurezza nel quartiere», scrivono gli autori del volantino. Il riferimento è alla presenza dell’ufficio della coop per due volte la settimana. La Bessimo segue tossicodipendenti e senzatetto, che spesso, purtroppo, sono lo stesso soggetto.
«L’ex sindaco — prosegue Morsellino – definisce commedia il volantino, un testo a suo dire pieno di parole surreali, ma in verità reo di aver posto diversi interrogativi sul progetto fortemente voluto da Caritas, e tra l’altro, da quanto ho potuto appurare, accolto dalla stessa parrocchia in modo molto tiepido, in un contesto nel quale la Caritas, con mezzi e modalità che mi riferiscono ben poco cristiani, sembra voglia imporre condizioni di utilizzo dell’immobile sbilanciate a favore della prima».
Morsellino solleva dunque anche un problema interno alla Chiesa locale. Poi attacca l’ex sindaco: «Bonaldi per difendere questa scelta cita il Vangelo, ed è questa la vera commedia: lei, la paladina delle unioni gay, dei matrimoni omosessuali, del genitore 1 e genitore 2, perché non sia mai dire padre e madre, dell’eutanasia per tutti. Lei, da cui più volte eminenti personalità ecclesiastiche, una per tutte don Emilio Lingiardi, ex parroco del Duomo, hanno preso pubblicamente le distanze. Si occupi semmai di politica, ma lasci il Vangelo ai preti».
In merito alla sicurezza del quartiere, Morsellino prosegue: «Bonaldi ritiene non ci sia questo problema. O non ha mai parlato con le forze dell’ordine (da ex sindaco, sarebbe grave), e non ha trovato il tempo di camminare in certe vie del Borgo, oppure anche stavolta ha ritenuto di immolare la verità sull’altare del politicamente corretto. Noi, a differenza sua, il quartiere lo viviamo e lo frequentiamo. Ovunque si respira apprensione per questo progetto. Caritas ed enti connessi porteranno nella nostra via principale centinaia di persone attanagliate da gravissimi problemi. Verranno distribuite siringhe (e non per vaccinarsi), un’accoglienza ispirata dalla teoria del male minore».
Poi, Morsellino conclude. «Lo ribadiamo: è la canonica di San Pietro il luogo più adatto per fare ciò? È così scandaloso chiedersi se sia quello il contesto più adatto e cosa verrà fatto per la nostra sicurezza?».
Dalla Caritas viene ribadito che nulla cambierà nella gestione del rifugio e degli spazi concessi alla Bessimo, rispetto a quanto avviene da 11 anni a questa parte in via Civerchi, dove, tranne in un episodio, non si sono mai verificati inconvenienti o problemi di ordine pubblico.
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