L'ANALISI
CREMA: LA TRAGEDIA IN OREGON
10 Ottobre 2023 - 05:05
Michele Cavallotti e la scena dell'incidente aereo a Newberg, Oregon
CREMA - «Michele è morto da eroe, per salvare quella che lui chiamava la sua principessa». Giorgio Cavallotti e Ilenia Costi, genitori del 22enne pilota e istruttore che martedì della scorsa settimana ha perso tragicamente la vita in un incidente aereo avvenuto a Newberg, nell’Oregon, hanno parlato con Emily Hurd, la ragazza che era sull’aereo insieme a loro figlio e a Barrett Bevacqua e che si è miracolosamente salvata. La ventenne americana ha rimediato numerose fratture, ma ora respira senza più bisogno di ventilazione artificiale ed è perfettamente cosciente. «Emily – affermano genitori del ragazzo - ricorda tutto con assoluta lucidità. Barrett doveva eseguire una manovra di stallo ma ha capito che non riusciva a farla e ha chiesto a Michele di intervenire. Tutto è avvenuto con molta calma e tranquillità, per non spaventare Emily che da dietro stava imparando. Michele ha cercato di tirare su l’aereo ma non ce l’ha fatta perché era stato messo da Barrett in una situazione pericolosa, che in termine tecnico si chiama deep stall».
Lo ‘stallo profondo’ è una posizione dell’aereo che comporta una sostanziale riduzione o perdita dell'autorità dell’ascensore, rendendo inefficaci le normali azioni di ripristino. «Essendo un bimotore, e quindi molto pesante, come riferitoci da Emily, il sistema di controllo è andato in default e, nonostante spingessero entrambi per tirar su l’aereo, i metri di altitudine erano troppo pochi. Anche un pilota espertissimo, in condizioni di deep stall e con pochi metri per recuperarlo, non ce la farebbe». Emily ha proseguito il racconto di quei momenti drammatici: «Quando Michele ha capito che non ce l’avrebbero mai fatta, ha cambiato l’angolo di caduta del Piper, per cercare di salvare Emily, che chiamava la sua principessa. Sapeva perfettamente che lui e Barrett sarebbero morti ma Emily avrebbe potuto salvarsi perché stava sul retro dell’aereo». I genitori del pilota cremasco sono usciti dall’ospedale di Portland con una convinzione: «Michele è stato un eroe fino all’ultimo. Con assoluto controllo e professionalità è andato incontro alla morte».
La testimonianza di Emily, resa per prima agli inquirenti che stanno indagando sulle cause della tragedia, sarà fondamentale per lo sviluppo delle indagini, che comunque non dureranno meno di 18 mesi. Del caso se ne sta occupando l’investigatore Eric Gutierrez del National Transportation Safety Board, il Comitato nazionale per la sicurezza dei trasporti degli Stati Uniti. Oggi, intanto, i genitori di Michele potranno vedere per la prima volta la salma del figlio, in quanto verrà allestita la camera ardente. Nel frattempo, prosegue la raccolta fondi promossa dalla Hillsboro Aero Academy per supportare la famiglia Cavallotti a sostenere le spese per il rientro in Italia della salma di Michele. L’accademia di volo e lo stesso pilota non hanno una assicurazione che possa coprire quanto necessario. Serve dunque un aiuto.
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