Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

CREMA. VIA CADORNA

Il nodo del ponte: «Incarichi per 145mila euro. E non c’è ancora il cantiere»

Il capogruppo d’opposizione De Grazia all’attacco: «Non si sa neppure quando inizieranno i lavori»

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

28 Agosto 2023 - 05:15

Il nodo del ponte: «Incarichi per 145mila euro. E non c’è ancora il cantiere»

Rilievi al ponte sul Serio

CREMA - La spesa continua a crescere, senza che venga avviato il consolidamento del ponte che scavalca il Serio, in via Cadorna. Gli stanziamenti ammontano a 145mila euro, per riprogettare l’intervento, per gli studi sulla sicurezza e per il sistema di monitoraggio delle condizioni del manufatto, che verrà installato nelle prossime settimane: una nuova indagine sulle condizioni dell’opera, che non si profila peraltro di breve durata.

«Con questi ultimi incarichi, fatte le somme, siamo a quasi due milioni di euro — sottolinea Giovanni De Grazia, consigliere comunale e capogruppo di Fratelli d’Italia —: dai meno di 900mila del progetto originario, già a marzo eravamo saliti a un milione e 100, poi l’ulteriore incremento di 700mila euro annunciato in sede di variazione di bilancio 2023, discussa in aula a luglio. Adesso le progettazioni. Il tutto, per cosa? Per avere in mano un pugno di mosche: un cantiere che non si intravede nemmeno all’orizzonte. Un’opera la cui realizzazione si trascina ormai da anni, senza che si sia concretizzato nulla. Perso il treno due anni fa dalla precedente giunta di Stefania Bonaldi, di cui ricordo l’attuale sindaco Fabio Bergamaschi proprio era assessore ai Lavori pubblici, i primi 14 mesi del nuovo mandato non hanno portato ad alcun risultato tangibile».

Sull’aumento di spesa l’esponente della minoranza è ancora più critico: «Siamo di fronte a un costo, per la messa in sicurezza del ponte, che è praticamente raddoppiato. Chi ne paga le conseguenze, ovviamente, sono i cittadini cremaschi, che versano fior di tasse al Comune. Giunti a questo punto, la prospettiva è quella di spendere complessivamente due milioni di euro, ma ricordiamoci che sino a fine inverno, non si potrà aprire il cantiere, per i concomitanti lavori di messa in sicurezza del cavalcavia della tangenziale, un’opera già in corso e che richiede un senso unico alternato. Chi ci dice che a primavera non ci sarà qualche altra sorpresa».

Fermare anche il transito lungo la struttura di via Cadorna significherebbe mandare in tilt il comparto est della viabilità cittadina. Il cantiere della tangenziale è in capo alla Provincia e prima del via (il mese scorso) erano stati presi accordi sulle tempistiche proprio con il Comune.

«Va poi considerata l’incognita della partecipazione delle imprese alla nuova gara — sottolinea De Grazia —: trattandosi di un lavoro molto particolare, non ci sono molte aziende specializzate in grado di portarlo avanti».

Già nei mesi scorsi, in consiglio, il dibattito sul futuro dell’opera aveva accesso il confronto tra maggioranza e opposizione. «Abbiamo più volte chiesto all’assessore ai Lavori pubblici, Gianluca Giossi, di fare chiarezza e prendersi la responsabilità degli errori commessi in quest’ultimo anno. Non c’è mai stata una risposta chiara, adeguata. Non per nulla, vogliamo il rimpasto di giunta». Il delegato alle Opere, contattato ieri in merito all’attacco dell’opposizione, ha preferito non replicare, riservandosi di farlo in secondo momento.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400