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CREMA. I NODI DEL CENTRO STORICO

Disagio sampietrini: cadute, tacchi rotti e buche-barriera

Il commerciante, la disabile, la professionista e il tecnico: non solo fessure, ma tanti avvallamenti

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

06 Agosto 2023 - 05:10

L’incubo sampietrini: cadute tacchi rotti e buche-barriera

CREMA - «La pavimentazione, il porfido del centro, è una trappola». Si lamenta chi lavora e vive nella zona a traffico limitato. Sampietrini che si staccano, avvallamenti, cedimenti e buche. Per chi cammina con i tacchi il rischio di cadere è dietro l’angolo. Difficoltà per chi si può spostare solo in sedia a rotelle. Patiscono gli anziani, specialmente quelli che camminano con qualche incertezza.

«Io che, per ragioni di lavoro, devo spesso indossare la scarpa con il tacco sono davvero in difficoltà. E come me, molte altre donne — sottolinea Tiziana Lucini Paioni, avvocato studio nella galleria Vittorio Emanuele II —: tutti apprezziamo l’impatto estetico del porfido e l’inserimento nel contesto storico del nostro centro; ma la manutenzione deve essere costante e puntuale, altrimenti si creano situazioni di disagio, con il rischio di infortuni, che poi possono anche sfociare in cause legali nei confronti della stessa amministrazione comunale».

carrozzina

Basta utilizzare i marciapiede, per evitare buche, avvallamenti e fessure? Nemmeno per sogno, le condizioni di alcuni tratti sono pessime. E diventa difficile camminare anche lì.

«I nostri clienti spesso si lamentano anche della situazione di questi passaggi, deteriorati, con numerose crepe e che non vedono manutenzioni da anni», conferma Santo Cazzamalli, che insieme a Mauro Geroldi gestisce il bar Cavour.

Le ragioni tecniche dei cedimenti del porfido le spiega l’ex geometra comunale, oggi in pensione, Daniele Silvani. «I sampietrini hanno sempre sofferto questi problemi, dovuti all’impatto del traffico che comunque passa anche nella Ztl. Penso ai pullman per il trasporto studenti, che transitano in via Cavour e via Matteotti e alle decine di furgoni del carico e scarico merci quotidiano. Le situazioni peggiori le riscontro tra la chiesa di San Giacomo e piazza Moro e poi ancora nelle piazze Trento e Trieste e Istria e Dalmazia. Non dimentichiamoci che ci sono vie che un tempo erano in acciottolato e oggi sono state coperte da un tappetino superficiale di asfalto. Quando questo si rovina saltano fuori i sassi».

Chi vorrebbe un centro libero dai sampietrini sono le persone in carrozzina. «Sono un continuo disagio: ad ogni pezzo mancante il rischio è che le ruote si blocchino — sottolinea Cristina Piacentini del comitato Zero barriere —: l’ho sempre detto al sindaco Fabio Bergamaschi. Il contesto storico architettonico va salvaguardato, ma si tenga conto anche delle nostre esigenze. L’ideale sarebbe una città con un pavimentazione come quella rifatta di recente in piazza Terni de Gregory, con addirittura il percorso per chi ha una disabilità visiva. Con pazienza e destinando fondi, si potrebbe progressivamente estendere la soluzione ad altre zone del centro».

L’assessore ai Lavori pubblici Gianluca Giossi commenta: «Avevamo svolto verifiche puntuali a primavera e non ci sembrava ci fossero situazioni di particolare degrado. Rifaremo un giro di controllo. Sui marciapiede abbiamo in vista interventi entro fine anno. Non è facile sistemarli, per la presenza di negozi e altre attività e delle prese di luce delle cantine dei palazzi storici. Bisogna tenere conto di tutte le caratteristiche».

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