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CREMA. L'ALLERTA

Sottopasso colabrodo, infiltrazioni d'acqua in via Indipendenza

Inefficace il rattoppo di fine 2021. È urgente un intervento risolutivo prima della stagione fredda per scongiurare il rischio ghiaccio

Dario Dolci

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redazione@laprovinciacr.it

10 Agosto 2023 - 05:10

Sottopasso colabrodo, infiltrazioni d'acqua in via Indipendenza

CREMA - Il sottopasso di via Indipendenza fa acqua. Inaugurato nel 2013 al secondo anno di amministrazione a guida Stefania Bonaldi, ma realizzato dalla precedente giunta del sindaco Bruno Bruttomesso, mostra già qualche scricchiolio. Un intervento per cercare di fermare l’acqua che filtra dalle giunture del manufatto in cemento armato era già stato compiuto meno di due anni fa. Evidentemente non è stata risolutiva la cura a base di resina acrilica ‘somministrata’ per cercare di porre rimedio alle infiltrazioni ed evitare che l’acqua invada la sede stradale.

Se in estate le conseguenze si limitano a qualche schizzo indesiderato per i motociclisti in transito, in inverno l’acqua si trasforma in ghiaccio e l’attraversamento del sottopasso diventa pericoloso. Il problema si verifica anche perché la vasca per la raccolta della prima acqua non tiene, oltre al fatto che la griglia dove dovrebbe entrare si è rotta sotto il peso dei camion. Il fatto che non sia più stabile provoca rumore ogni volta che viene attraversata da un mezzo pesante.

Il sottopasso di San Bernardino, negli anni scorsi, aveva manifestato problemi analoghi, che erano stati risolti facendo scorrere l’acqua verso l’esterno, grazie a una diversa pendenza dell’asfalto, e non più nella griglia orizzontale, ma in due pozzetti di raccolta.

Interpellato sull’argomento, l’assessore ai Lavori pubblici Gianluca Giossi ha così commentato, non senza un pizzico di polemica: «Bisognerebbe chiedere all’ex assessore ai Lavori pubblici Simone Beretta, che ha realizzato il sottopasso di via Indipendenza, che tipo di lavoro ha fatto svolgere. Ricordo che qualche anno fa era già stato necessario un intervento correttivo. Ora farò verificare dal personale dell’ufficio tecnico la natura del problema per vedere cosa è necessario e possibile fare».

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