L'ANALISI
23 Agosto 2023 - 13:23
Il Lungo Po oggi
CREMONA - È stata la ditta Cartocci Strade Srl di Villa Guardia ad aggiudicarsi i lavori di riqualificazione del Lungo Po Europa. L’impresa comasca ha presentato un ribasso pari al 2,05% sull’importo dei lavori. La spesa complessiva ammonta quindi a 191.573,45 euro.
La prossima tappa sarà la stipula del contratto e il cantiere dovrebbe partire a fine settembre, inizio di ottobre. Finanziato dal Pnrr, l’intervento rientra nel più ampio progetto da 16 milioni e 161mila euro che interessa il Quartiere Po, che presenta vulnerabilità in alcuni edifici pubblici, nel sociale, nella viabilità e negli spazi comuni a cui il Comune intende porre rimedio grazie al bando ministeriale Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare «PINQuA».
Spiega il vice sindaco Andrea Virgilio, assessore alle Opere pubbliche e al Territorio: «Proseguono gli investimenti sul Lungo Po e sull’intero comparto. Ora attendiamo l’intervento sulla lanca Livrini, inserito nei progetti Pnrr di valorizzazione ambientale sul fiume. In questi anni questo comparto ha cambiato faccia e questo grazie a una fondamentale collaborazione fra soggetti pubblici e privati che hanno voluto investire e fare impresa».
La lanca Livrini è oggi un lontano ricordo di quella che era una piccola isola di biodiversità. Ma è stata inserita nel Programma d’Azione per la rinaturazione dell’area del Po, con un finanziamento di oltre tre milioni di euro.
Il progetto dell’intervento sul Lungo Po, stilato dall’ingegner Marco Nolli, prevede di rimettere a nuovo le 11 piazzole con panchine esistenti, di realizzare aree verdi e aiuole e di migliorare la pavimentazione.
«L’area dell’intervento — si legge nella relazione tecnica — si estende per circa un chilometro. La zona si trova proprio in fianco a diverse società canottieri che caratterizzano fortemente il tempo libero e lo sport della città di Cremona, molto frequentate nel periodo estivo. L’intervento ha l’obbiettivo di aumentare la fruibilità e i luoghi di riposo e quiete, da parte della cittadinanza cremonese, durante la passeggiata, rendendo piacevole questa esperienza».
Il tratto di Lungo Po interessato dalla riqualificazione è quello che va dal ponte, risalendo a monte fino alla società Flora. In questo chilometro saranno rimossi gli autobloccanti esistenti, sarà sistemato il sottofondo e sarà posata una nuova pavimentazione sempre in autobloccanti. Quanto alle piazzole, «si è deciso — si legge nella relazione tecnica — di procedere con la rimozione delle attuali panchine in cemento con seduta in legno e di puntare sul rifacimento completo delle rispettive zone di riposo, mediante la realizzazione di aree verdi per le quali sono state selezionate delle essenze sia per le aiuole che si trovano all’ombra degli alberi o sotto chioma sia per le aiuole che sono più esposte al sole. Il numero delle piazzole coinvolte nel progetto è pari a 11 esattamente come quelle esistenti. La finalità della progettazione è avere una integrazione fra parte verdi e zone di riposo, dove si possa accedere direttamente senza soluzione di continuità».
C’è attenzione anche alle annaffiature: «Questa selezione di erbacee perenni e di graminacee possono resistere alla siccità prolungata; l’unica accortezza che si dovrebbe considerare è quella di effettuare la piantumazione nel periodo autunnale. Dopo la messa a dimora si dovranno bagnare le piante in modo massiccio, allagare la terra in modo che possano attecchire in modo corretto e passare la stagione invernale senza conseguenze. Durante i primi due anni sarà sufficiente l’innaffiamento, con l’ausilio di botti da mille litri, solo per poche volte durante il periodo estivo, con cadenza mensile. Le piante, dopo un corretto attecchimento, potranno vivere in piena autonomia idrica utilizzando le radici per il nutrimento».
Infine un richiamo alla sicurezza: «Essendo un’area particolarmente interessata al traffico ciclo pedonale nei giorni festivi, una cura particolare e specifica dovrà essere fornita sia al momento della progettazione dei lavori sia durante l’esecuzione».
Per quanto riguarda il resto del Lungo Po, la zona sotto il ponte resterà «in pavimentazione bituminosa, essendo luogo di parcheggio dei veicoli costretti a molteplici manovre e continui cambi di direzione di marcia».
Il tratto a valle sarà interessato dai lavori di riqualificazione all’interno del progetto della ciclopedonale Ven-To.
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