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IL CASO. LETTERA AI FEDELI

Don Piccinelli: «Ragazze, no alle pance in mostra»

Il parroco di Soresina contro il malcostume e la mancanza di pudore: «Serve decoro, l’ho detto anche alle educatrici del Grest. Sarò ‘bacchettone’, forse la mia è una battaglia ‘donchisciottesca’. Ma lo sono tutti gli sforzi educativi»

Andrea Niccolò Arco

Email:

andreaarco23@gmail.com

23 Agosto 2023 - 05:25

Don Piccinelli: «Ragazze, no alle pance in mostra»

Don Piccinelli

SORESINA -  Pance nude all’oratorio e scollature ‘rivelatrici’ in chiesa. Nella Città del Genala è meglio evitare. Il parroco soresinese dice la sua: «Forse siamo arrivati al limite della tollerabilità. Se tanti Comuni sono ricorsi alle ordinanze e alle sanzioni pecuniarie per arginare il fenomeno del malcostume, evidentemente il degrado e la mancanza di senso del pudore stanno colmando la misura. Anche Soresina, che non è località a vocazione turistica vive, in proporzione, un analogo problema. Sarò ‘bacchettone’, forse la mia è una battaglia ‘donchisciottesca’. Ma lo sono tutti gli sforzi educativi». 

Mentre infatti in molte località d’Italia, balneari e non, i sindaci adottano ordinanze che fanno discutere e che si concentrano sul ‘decoro nel vestire’, proibendo per esempio passeggiate in centro a petto nudo, in costume o con le infradito, anche il parroco di Soresina, don Angelo Piccinelli, entra nel dibattito citando la sua esperienza personale nella città in cui, dal 2010, amministra il culto per migliaia di credenti.

IL LINGUAGGIO

L’arciprete di San Siro, a tal proposito, in una lunga lettera ai fedeli pubblicata sul notiziario parrocchiale, e dal titolo piuttosto chiaro: «Decenza e decoro, tra ordinanze e senso del pudore», si schiera dalla parte di chi chiede maggiore rigore. Lui, ricorda, l’ha già fatto in tempi non sospetti al Grest, parlando direttamente coi giovani che vogliono fare gli animatori: «Nel decalogo che ho redatto per gli animatori e le animatrici del Grest, e che propongo loro ogni anno, ho scritto che il linguaggio e gli atteggiamenti dicono chi siamo e chi vogliamo essere. Che per i nostri amici più piccoli noi siamo dei modelli. Perciò non sono bandite solo le bestemmie, ma anche le parole oscene. L’intercalare grasso e volgare, soprattutto in mezzo ai bambini, rivela un animo grossolano, ed è da incoscienti. Oltre che da imbecilli». 

L’abbigliamento parla di noi. La decenza
nel vestire
è una fantastica trasgressione. L’intercalare grasso e volgare, soprattutto in mezzo ai bambini, rivela un animo grossolano, ed è da incoscienti. Oltre che da imbecilli

L'ABBIGLIAMENTO

E arriva al tema dell’abbigliamento: «L’abbigliamento – precisa Piccinelli – parla di noi. Il senso del pudore è in grande ribasso nella nostra società; per questo la decenza nel vestire è una fantastica trasgressione. Perciò alle animatrici si chiede di non portare calzoncini corti e attillati e neppure canottiere con spallini o altro del genere. La pancia – spiega – va coperta, sempre. Il vero erotismo ha bisogno di riservatezza».

Attenzione però, non si fanno distinzioni tra sessi. Le regole valgono per tutti: «Anche i maschi – chiarisce infatti il sacerdote – non giocano mai a dorso nudo: né i bambini, né gli educatori. Si indossa la maglietta anche quando si torna, esausti di divertimento, dalla piscina. Il caldo – commenta – c’è per tutti. Da che mondo è mondo. E non solo a Soresina».

Una certa riservatezza nell’apparire, il don, spiega di averla chiesta anche alle coppie novelle che aspirano a sposarsi in chiesa. «Qualcosa di analogo l’ho codificato nelle raccomandazioni ai nubendi in preparazione al matrimonio cristiano – prosegue infatti il parroco –. L’abito della sposa – scrive – deve essere ‘conveniente’, per decenza, alla celebrazione religiosa. Che è come dire – precisa subito – che sono vietate le scollature procaci e le schiene nude. Anche l’abbigliamento dei testimoni e degli invitati, soprattutto durante l’estate, non deve contraddire pudore e buon senso. La chiesa – chiosa il prete titolare di San Siro – non è un salone per ricevimenti. E il matrimonio cristiano è un sacramento».

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Commenti all'articolo

  • vingal

    23 Agosto 2023 - 15:47

    Bravo! Don Piccinelli ha fatto molto bene, i giovani d'oggi devono imparare ad avere rispetto prima per loro e poi per tutti noi; purtroppo nelle scuole non insegnano più l'educazione civica, quanto ce ne sarebbe bisogno, avremmo una società più attenta e rispettosa dei diritti e dei doveri. E bene ha fatto Lei con questo richiamo. Complimenti. Grazie e cordiali saluti. Vincenzo Gallina -Soncino

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