L'ANALISI
20 Agosto 2023 - 05:05
Eugenio Dedé, don Angelo Pedrini, monsignor Daniele Gianotti e il sindaco Agostino Guerini Rocco
PIANENGO/CAMPAGNOLA - Mezzo milione di euro di danni agli edifici religiosi dei due comuni più colpiti dalla grandinata dello scorso 25 luglio, Pianengo e Campagnola. Ed è a entrambe le comunità che, ieri mattina, il vescovo Daniele Gianotti ha fatto visita, accompagnato dal parroco don Angelo Pedrini.
A riceverlo, in entrambi i casi, sono stati i sindaci, rispettivamente Roberto Barbaglio e Agostino Guerini Rocco. Il primo paese ad accogliere il presule è stato Pianengo. «Quando è accaduto — ha spiegato il vescovo — purtroppo mi trovavo fuori sede. Ma avendo saputo che questa è stata la zona più duramente colpita, ho voluto sincerarmi di persona e portare la mia solidarietà e vicinanza a chi ha subito danni».
Don Angelo ha fatto il punto sulle condizioni degli edifici della parrocchia, che abbraccia i due centri: «La chiesa e la casa parrocchiale hanno i tetti da rifare, ma non ci sono infiltrazioni d’acqua, cosa che invece c’è all’oratorio».
Il sindaco Barbaglio ha spiegato a monsignor Gianotti come si stia muovendo: «Per prima cosa abbiamo rifatto i tetti delle case popolari e dei centro diurno. Adesso ci dedicheremo alla primaria, poi passeremo al municipio e all’edificio delle ex scuole. Qui a Pianengo — la sottolineatura — sono caduti chicchi d grandine di un chilo e 800 grammi. È stato come assistere a un bombardamento. Se fosse successo in pieno giorno, anziché la notte, non oso immaginare cosa sarebbe accaduto». Don Angelo ha invitato a non sottovalutare i rischi, soprattutto quando sono in corso feste popolari o in oratorio.
A Campagnola, il vescovo e il parroco sono stati ricevuti, oltre che dal sindaco, dal presidente dell’oratorio Eugenio Dedé. Il preventivo già nelle mani della parrocchia parla di 230mila euro per riparare chiesa, casa parrocchiale e oratorio. Oltre alle coperture degli edifici, sono andate distrutte diverse vetrate, anche artistiche. Da rifare pure il tetto della cappella del vicino cimitero, per il quale l’anno scorso erano stati già spesi 15mila euro. «Le infiltrazioni d’acqua — hanno tenuto a precisare Dedé e Guerini Rocco — stanno danneggiando gli affreschi che avremmo voluto far restaurare».
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