L'ANALISI
04 Agosto 2023 - 17:33
Il primario Carlo Mosca in aula con i suoi avvocati
CREMONA - È stato fissato per il 13 ottobre prossimo davanti alla Corte d’Assise d’Appello di Brescia il processo nei confronti di Carlo Mosca, 50 anni, medico cremonese, ex primario del Pronto soccorso dell’ospedale di Montichiari, assolto con formula piena il primo luglio di un anno fa dall’accusa di omicidio volontario di due pazienti Covid morti nel marzo del 2020, in seguito alla somministrazione di Succinilcolina e Propofol, farmaci letali se non associati all’intubazione.
Assolto, Mosca, dopo più di 500 giorni trascorsi agli arresti domiciliari. Il pm Federica Ceschi, che aveva chiesto la condanna a 24 anni di reclusione, ha impugnato la sentenza emessa dal presidente della Corte d’Assise, Roberto Spanò, il quale aveva anche disposto di trasmettere gli atti al pm nei confronti degli infermieri Michele Rigo e Massimo Bonettini, gli accusatori del primario, per i giudici i suoi calunniatori.
«Tesi, supposizioni e sospetti hanno costituito la linfa vitale che ha cristallizzato un’accusa calunniosa di omicidio, tanto più infamante in quanto rivolta ad un medico, ossia ad una persona avente vocazione salvifica e non certamente esiziale», era stato scritto nella motivazione della sentenza di assoluzione.
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