L'ANALISI
25 Luglio 2023 - 05:05
L'ingresso dell'ospedale Oglio Po
CASALMAGGIORE - Incentivi e servizi per chi decide di venire a lavorare all’ospedale Oglio Po. La consigliera di minoranza Annamaria Piccinelli (VivaceSostenibile) rilancia la sua proposta di due anni fa, dopo aver letto la storia di Emanuele e Sara, infermieri originari di Benevento che hanno scelto di lavorare a Casalmaggiore «perché – come hanno spiegato — provenendo da una piccola realtà di provincia, per noi l’ideale è vivere in un luogo a misura d’uomo. L’esperienza svolta a Reggio Emilia ci ha portati a cercare un ospedale in cui fosse possibile trovare un senso di familiarità, e così è stato a Casalmaggiore». «Nel consiglio comunale del 29 giugno 2021 — dice la consigliera – era stata approvata una mia mozione con cui chiedevo misure per aumentare l’attrattività di contesto per facilitare il reperimento del personale sanitario. Resto convinta di quella possibilità, a maggior ragione ora che la situazione della Cardiologia è problematica, non si trovano cardiologi e pure il primario si è dimesso. Si dovrebbe studiare un pacchetto di servizi gratuiti, per un periodo limitato, a scelta, da offrire a chi dovesse optare per il lavoro all’Oglio Po. Potrebbe essere una soluzione per la casa, e penso all’immobile dell’Azienda Farmaceutica Municipale di Casalbellotto, per l’asilo nido, per l’accesso alle società sportive e alle palestre, a buoni spesa da consumare nelle botteghe. E magari delle misure incentivanti per chi inizia il secondo anno di permanenza».
C’è chi obbietta che non sarebbe tecnicamente fattibile, che si creerebbero delle disparità con altre realtà, facciamo presente. «Al di là del fatto che con la volontà politica tanti problemi si risolvono, credo che si debba prendere atto che la situazione è grave e che occorrono scelte coraggiose, alternative e sapientemente studiate e condivise, coinvolgendo sia il pubblico che il privato. Dopodiché — prosegue Piccinelli — io non sono una giurista ma una insegnante di lettere e se mi dimostreranno che si tratta di una proposta infattibile, sono pronta a prenderne atto. Secondo me, però, se non si prova a smuovere qualcosa, non si ottiene proprio nulla».
Dal canto suo, il sindaco Filippo Bongiovanni dice: «Ricordo che avevamo incontrato il dottor Rosario Canino (direttore medico dell’Asst, nda) sulle varie questioni, ma lui stesso era scettico perché gli incentivi economici e contrattuali sono legati a norme nazionali e regionali da rispettare».
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