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LA STORIA

Emanuele e Sara, da Benevento all'ospedale Oglio Po: «Una scelta a misura d’uomo»

I due giovani infermieri hanno lasciato la loro terra d’origine per costruire qui il loro futuro: «Provenendo da una piccola realtà di provincia, per noi l’ideale è vivere a Casalmaggiore»

Davide Luigi Bazzani

Email:

davideluigibazzani@gmail.com

22 Luglio 2023 - 05:20

Sara ed Emanuele, da Benevento all'ospedale Oglio Po: «Una scelta a misura d’uomo»

Emanuele e Sara, giovani infermieri neoassunti all’ospedale Oglio Po

CASALMAGGIORE - Da Benevento a Casalmaggiore per una scelta a misura d’uomo. Questo il viaggio di Sara ed Emanuele, due giovani infermieri neoassunti all’ospedale Oglio Po che hanno lasciato la loro terra d’origine per costruire qui il loro futuro. Si sono incontrati durante il loro percorso universitario, dove entrambi hanno conseguito la laurea in Scienze Infermieristiche nel 2022. Dopo aver acquisito preziose esperienze all’Ospedale di Reggio Emilia, hanno partecipato al concorso dell’Asst di Cremona. Con sorpresa, raccontano: «Quando ci hanno chiamati, eravamo convinti che ci sarebbe voluto del tempo per ottenere un contratto a tempo indeterminato in un ospedale, ma invece…». La loro scelta è ricaduta su Casalmaggiore. Il motivo: «Provenendo da una piccola realtà di provincia, per noi l’ideale è vivere in un luogo a misura d’uomo. L’esperienza a Reggio Emilia ci ha spinti a cercare un ospedale in cui ci fosse un senso di familiarità, e abbiamo trovato tutto questo qui».

Sara, prima a destra, con i colleghi della Terapia intensiva dell'Oglio Po

Da febbraio 2023, Sara, che ha 23 anni, lavora nel reparto di Terapia Intensiva e commenta: «È stato un grande cambiamento. Vengo da un’esperienza in medicina oncologica, dove trattavamo pazienti cronici in un reparto di 40 posti letto. Qui sono solo cinque, ma si tratta di emergenza-urgenza: i ritmi sono molto diversi e sento di avere tanto da imparare. Fortunatamente, posso contare sull’aiuto dei colleghi che mi affiancano ogni giorno». Emanuele, che ha 22 anni, lavora invece in Medicina Interna. Spiega: «A Reggio Emilia avevo scelto lo stesso reparto, i ritmi sono simili, così come le responsabilità. Mi sono sentito accolto e affiancato, con grande disponibilità da parte di chi lavora con me». Tra i punti positivi di questo ospedale, Emanuele sottolinea la presenza di tecnologie all'avanguardia sia in ambito medico sia gestionale: «Tutto è informatizzato, dalla cartella elettronica al sistema di distribuzione dei farmaci per i pazienti, e questo facilita molto il lavoro».

Emanuele con i colleghi della Medicina interna

La coppia sottolinea l'importanza di lavorare in un ospedale come l’Oglio Po, dove possono dedicare più tempo ai pazienti e a vari aspetti che, in strutture più grandi, passerebbero forse in secondo piano. «Anche qui c’è molto da imparare - dicono -, ma puoi farlo con più calma e con la certezza di essere seguiti e tutelati». I primi mesi sono stati dedicati all'ambientamento, per porre le basi della nuova vita a Casalmaggiore, un luogo che per loro «potrebbe davvero essere il posto ideale».

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