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Nuova ciclabile, a Pizzighettone finisce nel nulla

A più di 4 anni dal crollo della passerella lungo l’Adda il percorso resta monco, nonostante i lavori sul ponte

Elisa Calamari

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16 Maggio 2023 - 05:15

Nuova ciclabile, a Pizzighettone finisce nel nulla

Il punto in cui la pista ciclopedonale termina: mancano i fondi per la prosecuzione dei lavori

PIZZIGHETTONE - A quattro anni e mezzo dal crollo della passerella ciclopedonale sull’Adda, e nonostante la realizzazione di una nuova pista sul ponte Trento Trieste, il percorso protetto resta mozzato (nel tratto di Gera dove si notano ancora le transenne proprio nel punto in cui poggiava la passerella) e il collegato progetto di riqualificazione delle sponde è in stand by. Da qui l’interrogazione del consigliere di minoranza Marcello Melicchio del gruppo Con la gente. In risposta, dalla giunta viene annunciato un impegno economico per farsi carico di una prima fase di sistemazione delle rive.


«Gli interventi di adeguamento del ponte sono stati presentati il 24 giugno 2021 — ricorda Melicchio — proprio per ripristinare il transito ciclopedonale dopo il crollo a seguito della piena del fiume. Per rimarcare l’importanza dell’opera, alla presentazione parteciparono anche l’allora assessore regionale Pietro Foroni, il direttore dell’Aipo Luigi Mille, il dirigente dell’ufficio cremonese dell’agenzia Fernando Altobello, il presidente del Parco Adda Sud Francesco Bergamaschi. E ricordo che il progetto di riqualificazione del viadotto, da 250mila euro, si inseriva in un programma più ampio, che prevedeva il riassetto idraulico delle sponde per un costo complessivo di circa 756mila euro».

Melicchio sostiene che, della progettualità dell’opera, i cittadini hanno saputo solo a lavori parzialmente ultimati e quindi attacca: «A circa due anni dalla data di inizio del cantiere, veniamo a sapere che non ci sono fondi per procedere con le opere programmate e realizzare pertanto il riassetto delle sponde nel tratto di fiume, che attraversa il nostro paese. Non solo: osservando i lavori finora eseguiti, è facile dedurre che sono incompiuti, basti pensare alla brusca interruzione della parte terminale della ciclopedonale nella parte verso Gera e alla segnaletica da cantiere ancora addossata alle rive».


Alle perplessità di Melicchio, ha risposto in aula il sindaco Luca Moggi, affiancato dal vice con delega ai Lavori pubblici Marco Boccoli. Dopo aver ripercorso i giorni del crollo della passerella e i primi interventi di pulizia dell’alveo da parte di Aipo, hanno precisato che «immediatamente si è instaurato un dialogo con gli enti sovraterritoriali e con gli enti gestori dei sottoservizi, che hanno portato ad uno studio approfondito».

Conseguentemente a tale studio, è stato approvato un progetto per la ciclopedonale, ma il Comune ha anche commissionato la pianificazione del riassetto e della riqualificazione delle sponde alla società Etatec Studio Paoletti di Milano: «Un’apposita conferenza dei servizi l’ha approvato. E all’interno di quella procedura, si inserirebbe anche la sistemazione della zona in cui poggiava la passerella pedonale crollata sul lato destro del fiume Adda, nonché l’area vicina alla Torre del Guado, su sponda destra».

«L’opera — si legge ancora nella risposta degli amministratori all’interpellanza — è stata progettata per intero ed è realizzabile per lotti esecutivi autonomi. Proprio in relazione alla strategicità che riveste, seppur consapevole di alcune criticità che hanno investito l’ente capofila Aipo, la nostra amministrazione comunale sta cercando di finanziare il primo lotto esecutivo, valutando una rimodulazione della compartecipazione economica a carico del Comune. per poter concretizzare la fase esecutiva».

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