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CREMA: 'MESTER CREMASC'

Errore nel percorso della ciclabile, tratto di pista rimosso e tracciato spostato

Realizzato su un terreno di proprietà dell’Eni. Una volta terminata, la nuova ciclopedonale avrà il merito di collegarsi con altri quattro percorsi protetti creando in tal modo una rete

Dario Dolci

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redazione@laprovinciacr.it

07 Maggio 2023 - 05:00

Errore nel percorso della ciclabile, tratto di pista rimosso e tracciato spostato

CREMA - Accidenti alla scorciatoia. Ancora è in fase di realizzazione, ma già è stata oggetto di una correzione la nuova ciclabile del quartiere San Carlo, che corre lungo via Milano. Fà e disfà, si direbbe in dialetto cremasco. Cosa sia successo per dover rimuovere un tratto già eseguito e per doverlo spostare è presto detto. Un pezzo di pista ciclabile, che è poi quello che corre dietro al distributore Agip, era stato realizzato su un terreno di proprietà dell’Eni. La parcella era stata acquistata qualche anno fa con l’intento di ampliare il chiosco, aggiungendo pompe per metano e Gpl. Poi, l’apertura di Enercoop proprio di fronte ha consigliato di rivedere i programmi. Ad accorgersi che la proprietà era stata violata è stato proprio un geometra dell’Eni, che lo ha fatto presente all’impresa che sta realizzando il tracciato.

Il progetto originario fatto dall’architetto Enzo Bettinelli, per conto del lottizzante, e che era stato approvato dal Comune, era corretto. Poi è successo che durante i lavori, anziché far passare la ciclabile parallela a via Milano, l’impresa e l’ufficio tecnico comunale hanno deciso di fare una diagonale, dimenticandosi del mappale che indicava la proprietà Eni e di lasciare i dieci metri di distanza. In pratica, una variante decisa sul posto, senza le necessarie verifiche. Risultato, il tratto di pista che era già stato completato con fondo in ghiaietto e rullatura e bordato dai cordoli in cemento, è stato rimosso e il tracciato è stato spostato secondo il progetto originario

Sul mestér cremasc abbiamo interpellato l’assessore ai Lavori pubblici Gianluca Giossi, che ha precisato: «Non si tratta d un’opera che sta realizzando il Comune. La ciclabile fa parte delle compensazioni (in termine tecnico, standard di qualità, ndr) previste dalla convenzione con il privato che dovrà costruire nell’area adiacente, secondo un accordo preso con la precedente amministrazione comunale. Per quanto ci riguarda, ringraziamo il costruttore che è stato molto collaborativo e ha realizzato subito un’opera per la quale avrebbe anche potuto attendere». Se poi un pezzo di tracciato è stato sbagliato e quindi rifatto, aggiungiamo noi, non è un problema del Comune. Una volta terminata, la nuova pista ciclopedonale avrà il merito di collegarsi con altri quattro percorsi protetti creando in tal modo una rete. L’opera fa parte del Piano attuativo che ha permesso al Comune di portare a casa più di 20mila metri quadri attraverso, come detto, la convenzione firmata tre anni fa col proprietario dell’area.

 

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