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Inclusione e multiculturalismo: grande successo della festa per la fine del Ramadan

Grande la partecipazione di carabinieri, Polizia locale, 118, medici di base soresinesi, Nuovo Robbiani, rappresentanti delle associazioni e tante persone da Cremona, da Casalmorano e tutto il circondario

Andrea Niccolò Arco

Email:

andreaarco23@gmail.com

23 Aprile 2023 - 15:03

Inclusione e multiculturalismo: grande successo della festa  per la fine del Ramadan

SORESINA - Grande successo in via Cremona, a Soresina, per la festa dell’Eid che ha segnato per migliaia di fedeli cremonesi, riuniti nel centro culturale islamico della Città del Genala, la fine del Ramadan. Una celebrazione all’insegna dell’inclusione e del multiculturalismo che ha visto partecipare anche i carabinieri, la Polizia locale, il 118, i medici di base soresinesi, il Nuovo Robbiani, rappresentanti delle associazioni e tante persone da Cremona, da Casalmorano e tutto il circondario.

Distribuiti a tutti bambini, senza distinzione di fede o provenienza geografica, zucchero filato e altri dolci regali: «Una bellissima atmosfera – ha commentato Mohamed Elnadi, presidente del centro Al Manar, molto attivo nel sociale –. La grande partecipazione e i sorrisi dei convenuti sono la dimostrazione che la comunità di Soresina è unita e coesa. Continueremo a lavorare insieme per il bene di tutti».

ramadan


Sempre maggiore, dunque, l’apertura dell’Al Manar alla sua città. A sdoganare, nel caso in cui ce ne fosse stato bisogno, questo importante sodalizio, sono stati tra i primi proprio i sacerdoti cattolici. Dapprima il parroco don Angelo Piccinelli, invitando la comunità islamica all’ultima messa patronale a cui hanno presenziato anche due imam; poi il vescovo di Cremona Antonio Napolioni con la visita personale al centro per parlare, di fronte a un the caldo, di educazione dei giovani e prospettive per il futuro. Significativa anche la presenza degli uomini dell’Arma che sono in prima linea, in un contesto fortemente cosmopolita come è quello soresinese (col suo 21% di residenti di origine non italiana) a confrontarsi quotidianamente sui temi dell’integrazione e del rispetto reciproco. Le tante famiglie italiane accorse, coi bimbi che hanno giocato insieme senza porsi domande riguardo a differenze di credo, di nazionalità o di costumi tradizionali, hanno confermato l’ormai acclarata fama del centro come luogo di condivisione e incontro.

eid

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