Il vescovo dagli islamici: "Dobbiamo costruire un dialogo ancora più forte"

SORESINA -  Un secondo momento storico per la comunità islamica soresinese, tra le più numerose della provincia, dopo quelle di Cremona e Crema. Oggi, il primo incontro interreligioso nella sede dell’associazione culturale Al Manar con il vescovo Antonio Napolioni, accompagnato dal parroco don Angelo Piccinelli e dal curato don Alberto Bigatti. Il prelato si è seduto con i rappresentanti della comunità, dialogando di pace e collaborazione con l’Imam Omar Ashraf, col presidente del centro Mohamed Elnadi e il consigliere Mohamed Elkhal.

«Dobbiamo costruire un dialogo ancora più forte, nel reciproco interesse e lavorare insieme per il bene dei giovani e delle nostre comunità» è stato il pensiero rivolto dal vescovo ai fedeli islamici. Il messaggio condiviso dai vertici di Al Manar: «Siamo già intensamente impegnati con don Angelo e don Alberto per il bene di Soresina, che è anche la nostra città e a cui sentiamo di appartenere totalmente — hanno commentato Elnadi e Ashraf —: grande attenzione, come sottolineato giustamente dal vescovo, dev’essere posta al mondo giovanile, agli adolescenti che siano essi cristiani o musulmani, senza distinzioni».

Prima del saluto, un invito simbolicamente importante rivolto al vescovo: «Sarebbe un vero onore averla con noi per il Ramadan». E monsignor Napolioni si è detto disponibile. 

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