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CASALMAGGIORE

Cer, è via libera: uno sguardo sul futuro

In consiglio unanimità sulla creazione di una Comunità energetica con parrocchie e Busi

Davide Luigi Bazzani

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davideluigibazzani@gmail.com

21 Aprile 2023 - 18:44

Cer, è via libera: uno sguardo sul futuro

CASALMAGGIORE - Tutti d’accordo, in consiglio comunale, sulla costituzione di una Comunità energetica rinnovabile, una ‘Cer’, che veda il Comune come capofila insieme alle parrocchie di Santo Stefano e di San Leonardo e alla Fondazione Busi. La vicenda è stata riassunta dal sindaco Filippo Bongiovanni: «Questo è un atto di indirizzo per la partecipazione alla manifestazione di interesse che Regione Lombardia ha emesso. Abbiamo fatto apposta una commissione con i capigruppo in cui sono state spiegate le basi dell’iniziativa».

Sul tema, ha ricordato il sindaco, è stata la Diocesi, in provincia, a muoversi per prima per la costituzione di ‘Cer’, «un aggregato di due gruppi, quello dei consumatori e quello dei consumatori e produttori. A noi interessa avere dei soggetti no profit, che si conoscono, vicini e non troppo numerosi perché prima va costituito il nucleo base che poi comincerà ad allargarsi. A me interessa molto il mondo del non profit anche perché la finalità della ‘Cer’ è triplice: quella ambientale, perché si produce energia rinnovabile, quella economica, nel senso che l'energia che viene condivisa può essere allocata all'interno della comunità sotto forma di incentivi economici che poi vengono redistribuiti, ma soprattutto quella sociale, cioè poter riuscire a dividere il surplus con realtà del terzo settore».

Sulla forma giuridica, il sindaco ha spiegato che l’orientamento è quello di costituire una associazione. Tutto parte dalla condivisione di una ‘cabina primaria’. Intanto le parrocchie e la Fondazione Busi «hanno espresso la volontà di partecipare». Il Comune cercherà di partecipare anche alla iniziativa assunta sul tema dalla Fondazione Cariplo.


In consiglio è intervenuto anche Arnaldo Zaffanella, esperto di questioni energetiche, che ha illustrato l’iter della procedura e sottolineato come per Casalmaggiore «si tratta di una grossa opportunità, perché è un comune non piccolo che ha la fortuna di avere una cabina primaria nel proprio territorio. Il fatto che ci sia il Comune non è banale, perché vanno salvaguardati gli interessi comuni ma deve essere fatta una struttura snella, in grado di muoversi rapidamente perché il tempo passa, gli appetiti sulle ‘Cer’ ci sono da parte di grossi gruppi che si offrono perché hanno esperienza e interesse».


Annamaria Piccinelli (VivaceSostenibile) si è detta «molto contenta» della circostanza: «Sono orgogliosa di aver contribuito all'innesco di questa operazione così importante. Affacciarmi con spirito collaborativo anche con l'amministrazione a questa operazione è stato interessante perché in qualche modo ha confermato quello che in fondo si sa e cioè che le scelte nascono proprio da volontà politiche. Quando c'è la determinazione per fare qualcosa, si trovano le soluzioni per farle, le cose».

Piccinelli ha sottolineato che a ottobre, quando sollevò la questione, si intravedevano «ostacoli che consigliavano di rimanere fermi e usare prudenza. Era praticamente impossibile progettare perché mancava il decreto sugli incentivi, poi non c'erano le indicazioni sulla personalità giuridica, non c'erano i tecnici interni al Comune, c’erano difficoltà che hanno indotto l’amministrazione a star fermi, mentre altri Comuni come Piadena e Gussola hanno proceduto». La consigliera ha poi evidenziato la positività dell’incontro con «due ‘persone del fare’ come Giuseppe Dasti e il Zaffanella, che ringrazio».


Pierluigi Pasotto (Cnc) ha preannunciato il voto a favore del suo gruppo: «Concordo col sindaco che il taglio no profit attualmente sia quello che al momento dà maggiori garanzie per quanto riguarda la personalità giuridica. Io ritengo che l'associazione in effetti sia la forma più snella e che più dà garanzie. Spero ancora di più che i vari Governi di tutti i colori che si possano succedere alla guida del Paese non vengano mai meno all'idea di puntare su questa forma di produzione intelligente e pulita dell’energia».

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