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CREMONA. PROTESTA VERDE

Biometano, i residenti ora si mobilitano: «Il silenzio è nostro nemico»

In attesa della Via, martedì sarà formalizzato il comitato dei firmatari contro l’impianto di via Bosco

Mariagrazia Teschi

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mteschi@laprovinciacr.it

31 Marzo 2023 - 09:13

Biometano, i residenti ora si mobilitano: «Il silenzio è nostro nemico»

CREMONA - Si riunirà formalmente martedì della prossima settimana a Gerre il comitato dei cittadini cremonesi firmatari della petizione contro il nuovo impianto per la produzione di biometano in via Bosco, a fianco dell’attuale inceneritore, pronti ad appoggiare la battaglia di Gerre dè Caprioli e del suo sindaco, Micheal Marchi.

I più agguerriti sono i residenti della vie Giordano-Argine Panizza e San Rocco, che domenica scorsa hanno volantinato all’incrocio tra le piste ciclabili affiancati da volontari del paese e attivisti del Movimento 5 Stelle.

«L’impianto per la produzione di biometano a fianco dell’attuale inceneritore — si legge nel volantino — è un nuovo schiaffo a questa parte del territorio all’interno dei confini del Parco del Po e del Morbasco. Tutta la zona Sud Est della città rischia forti penalizzazioni dalla realizzazione di questo impianto, oltre al Comune di Gerre de’ Caprioli e di Bonemerse. Le vie cittadine limitrofe rischiano di vedersi invase da mezzi pesanti, odori insostenibili e conseguenti riduzione dei valori immobiliari dei proprietari. Bisogna fare fronte comune, parlare con più persone possibili — prosegue il testo del volantino — per dire tutti insieme che questo impianto non può essere realizzato nel luogo previsto e che non sono oggi rispettate le minime garanzie sanitarie ed ambientali per il territorio».

biometano

LA RACCOLTA FIRME


La raccolta firme promossa da Marchi contro la realizzazione di un impianto per la produzione di biometano ha intanto superato il migliaio di adesioni e andrà avanti fino al 5 aprile.

Si può firmare su moduli disponibili in Comune a Gerre ed in alcuni esercizi commerciali del paese oppure online al link pubblicato sulla pagina Facebook del sindaco. Che non demorde e torna ad attaccare dopo le proteste dei giorni scorsi.

«Queste sono ore di pausa, di attesa. Ma non dobbiamo lasciar cadere l’attenzione. Più siamo e più la nostra voce sarà alta e fragorosa. Il silenzio è il nostro peggior nemico — dice Marchi — ecco perché martedì prossimo ospiterò in Comune il comitato dei cittadini cremonesi pronto a dare battaglia».

Sarà il suo referente, formalizzato la sera stessa, ad affiancare gli altri soggetti autorizzati a sedere al tavolo provinciale che si occuperà dell’autorizzazione della Verifica di Impatto Ambientale (VIA) chiesta da A2A.

Il sindaco Marchi è sceso a fianco dei suoi residenti, ma sono coinvolte, per vicinanza al nuovo impianto, anche le vie San Rocco, Bosco, Giordano, Giuseppina, Novati, e la frazione di Bagnara, pertinenza del sindaco di Cremona.

«Tre giorni fa A2A ha chiesto, quale proponente dell’impianto di biometano, la Verifica di Impatto Ambientale (Via), questo anche grazie alla crescente protesta popolare che è nata subito dopo le prime indiscrezioni riportate dalla stampa. A parte che ritenevamo obbligatorio il procedimento a VIA, questo è un primo passo verso la consapevolezza che non accettiamo e non accetteremo imposizioni che vadano a deturpare il nostro territorio. È assolutamente necessario far fronte comune — aggiunge Marchi — perché siamo solo all’inizio di una lunga e complessa battaglia e serve l’impoegno di tutti i cremonesi». Battaglia già persa in partenza sostiene qualcuno, mentre A2A rassicura e ribadisce l’impatto green dell’impianto e la grande attenzione ad ambiente e paesaggio.

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