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LE SFIDE DELLA SOSTENIBILITÀ

Petizione e interrogazione: il piano biometano divide

Raccolta firme e lettera dei residenti di via San Rocco. FdI: «Fare la Valutazione di impatto ambientale»

Serena Ferpozzi

Email:

serena.ferpozzi@gmail.com

22 Marzo 2023 - 05:10

Petizione e interrogazione: il piano biometano divide

Un impianto di biometano visto dall’alto

CREMONA - La multiutility A2A intende realizzare un impianto per la produzione di Bio metano all’interno dell’area limitrofa al termovalorizzatore di via San Rocco. Una notizia che ha smosso cittadini e politica cremonese. Il sindaco di Gerre de’ Caprioli, Michel Marchi, ha aperto domenica una raccolta firme per residenti e non; i cittadini di via Bosco hanno scritto una lettera aperta al sindaco di Cremona; Fratelli d’Italia ha presentato un’interrogazione e Marco Degli Angeli, coordinatore provinciale del Movimento 5 Stelle, auspica che il tema venga portato in Regione.


Alcuni residenti di via Bosco hanno ricordato «le promesse fatte dall’amministrazione comunale e dalla Provincia di Cremona ai tempi della costruzione dell’inceneritore in prossimità della vecchia discarica e contro la volontà popolare chiaramente espressa dall’esito di un referendum consultivo. Da allora molti anni sono passati, ma le abitazioni della zona non sono mai state servite dalla pubblica fognatura, prospettata a garanzia di compensazione. Analogamente, non sono mai state realizzate le infrastrutture viarie adeguate al carico dei mezzi che conferiscono i rifiuti presso l’impianto. Nel frattempo, però, senza aver mai coinvolto i residenti o esperito procedure partecipative, l’inceneritore è stato raddoppiato e intorno ad esso sono state realizzate la piazzola di raccolta differenziata e addirittura un impianto a biomasse legnose.

Il sindaco di Gerre de' Caprioli Michel Marchi

Le amministrazioni che si sono succedute negli anni hanno sempre dimenticato questa zona della città che, a parità di tariffe applicate dal Comune di Cremona, subisce addirittura modalità di raccolta dei rifiuti diverse e non può contare su collegamenti di trasporto pubblico urbano minimamente funzionali. Nonostante i recenti lavori di asfaltatura, la sicurezza stradale viene trascurata e inadeguata è la manutenzione del verde pubblico. Siamo preoccupati nell’aver appreso di un simile progetto. Esprimiamo forte preoccupazione per la prossimità alle abitazioni di questo impianto. All’amministrazione chiediamo non solo risposte ma una concreta ed attiva tutela della sicurezza e della salute dei cittadini».


Nel frattempo, il gruppo consigliare di Cremona di Fratelli d’Italia ha presentato una interrogazione, con primo firmatario Roberto Chiodelli, per sollecitare un intervento dell’amministrazione comunale. «Chiediamo al sindaco di opporsi fortemente alla richiesta di esclusione della Verifica di Impatto Ambientale e di promuovere una concreta ed attiva azione di tutela della sicurezza e della salute dei cittadini, affinché l’impianto di biometano venga realizzato solo dopo aver verificato la sua compatibilità ambientale e la più adeguata dislocazione». Degli Angeli spiega «mi auguro che questa iniziativa di FdI, forza politica che ora ha grande peso in regione Lombardia e a Roma, possa aprire una breccia anche al Pirellone e far si che le misure di tutela che il Movimento 5 Stelle chiede da anni e che la giunta Fontana ha sempre bocciato, possano essere finalmente implementate».

Roberto Chiodelli

Dal Comune di Gerre de’ Caprioli, il sindaco Marchi, domenica ha aperto una campagna di raccolta firme. «C’è un crescente malumore da parte di chi ama questo territorio, quindi abbiamo deciso di avviare una raccolta firme su un appello pubblico che verrà trasmesso alla Provincia e al Comune di Cremona in cui chiediamo con forza il no al progetto di biogas per come è stato presentato. Questo impianto industriale porterà ulteriori problemi infrastrutturali, viabilistici e di quantità di rifiuti. Anche alla luce dei dati emersi nello studio epidemiologico di Ats Valpadana, dove si evincono costanti sforamenti nei parametri legati ai PM 10 e PM 2.5, con dati lontanissimi dagli obiettivi Oms, è necessario che tutte le amministrazioni pubbliche del territorio adottino provvedimenti di maggiore tutela nelle valutazioni ambientali legate ai nuovi insediamenti. Per questo è assolutamente necessario che questo impianto di biometano venga sottoposto alla Verifica di Impatto Ambientale e quindi anche alla Verifica di Impatto Sanitario».

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