L'ANALISI
09 Marzo 2023 - 05:10
Nella foto di repertorio gli scavi per la realizzazione di un moderno metanodotto
CASALMAGGIORE/RIVAROLO DEL RE - È giunto il via libera al nuovo metanodotto per potenziare la fornitura di gas al Comune di Rivarolo del Re. Il progetto della Snam Rete Gas Spa prevede la realizzazione di un gasdotto tra Casalmaggiore e Rivarolo del Re della lunghezza di circa 3 chilometri e 430 metri, secondo il progetto depositato in Provincia che ha ottenuto il nullaosta dalla conferenza dei servizi.
Il nuovo allacciamento a Sabbioneta avrà una lunghezza di circa 41,60 metri nel Comune di Rivarolo del Re. È previsto un «punto di intercettazione con derivazione importante» a Casalmaggiore, in località C. Bagnoli e un «punto di intercettazione con discaggio di allacciamento» a Rivarolo in località cimitero. La Snam già a maggio 2022 aveva presentato una istanza con l’obbiettivo di ottenere l’approvazione del progetto, nei territori comunali di Casalmaggiore e Rivarolo del Re e anche l’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio e la dichiarazione di pubblica utilità delle opere. Il numero dei proprietari interessati dall’opera è inferiore a 50.
Il nuovo metanodotto si rende necessario al fine di potenziare la fornitura di gas al Comune di Rivarolo del Re e la realizzazione del nuovo allacciamento al Comune di Sabbioneta, ammodernando gli impianti e rendendo la condotta conforme ai nuovi standard normativi e prevedendo la rimozione dell'esistente metanodotto, che risulta «al limite rispetto ai criteri di affidabilità e flessibilità richiesti nella gestione delle reti di trasporto». Il progetto, del costo di 5,2 milioni di euro, è parte del ‘Piano decennale di sviluppo della rete di trasporto del gas naturale 2020-2029’.
Durante il periodo di partecipazione del pubblico alla procedura di autorizzazione, sono pervenute unicamente le osservazioni di due proprietari dei terreni interessati che hanno segnalato la presenza di un doppio filare di gelsi bianchi per il quale chiedono di prestare attenzione nell’attraversamento onde evitare danneggiamenti alla specie arborea. La Snam ha presentato una variante che prevede una modifica radicale dell’attraversamento del suddetto doppio filare, senza modifica dei mappali interessati, tramite una soluzione in sotterraneo con tecnologia ‘trenchless’ (spingitubo), che consente la posa della condotta a profondità più pronunciate e risulta funzionale alla tutela dell’apparato radicale, evitando ingenti attività di scavo a cielo aperto.
Sono stati acquisiti i pareri di tutti gli enti interessati. Da parte della Provincia è giunta la richiesta, fra l’altro, che ogni operazione venga condotta in modo da arrecare il minor disagio possibile alle attività agricole. Dovrà essere minimizzata la dispersione di polveri, specie in caso di vento, con particolare attenzione nei confronti delle aree residenziali o a valenza naturalistica. Devono essere inoltre adottati tutti gli accorgimenti possibili per ridurre al minimo la quantità di rifiuti prodotti, nonché la loro pericolosità. Durante gli scavi e i successivi rinterri, dovrà essere prestata la massima attenzione a mantenere la funzionalità agronomica e la fertilità dei terreni interessati dalle opere.
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