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Cani abbandonati in strada: «Una piaga sempre aperta»

Una cinquantina recuperati all’anno tra Soresina, Castelleone e Soncino. Polizia provinciale in azione

Andrea Niccolò Arco

Email:

andreaarco23@gmail.com

07 Marzo 2023 - 11:21

Cani abbandonati in strada: «Una piaga sempre aperta»

CREMONA - Randagismo, cattiva custodia e abbandono. Tre fenomeni inquietanti. E se il primo, nel Cremonese, viene mantenuto sotto controllo, gli altri due preoccupano e non poco. Si parla di cani. E più precisamente, di quelli che sfuggono al controllo dei padroni o che da questi ultimi vengono lasciati per strada.

I casi, mediamente l’anno, sono all’incirca una cinquantina, considerando essenzialmente i Comuni più popolosi del Cremonese. «Sono episodi che non devono essere sottovalutati — sottolinea il vicecomandante della Polizia provinciale Marco Sperzaga —: le implicazioni pericolose di una fuga o di un abbandono sono molteplici. Basti pensare a un cane che attraversa una strada trafficata. E ciò rappresentano la quasi totalità delle segnalazioni che riceviamo».

cani

Dopo il caso di Annicco, con un cane sfuggito ai proprietari che ha morso due pensionati, facendoli finire in ospedale, il fenomeno torna sotto i riflettori. Sebbene la situazione venga attentamente monitorata: «E infatti — spiega il vicecomandante della Polizia locale di Soresina, Giuseppe Familiare — grazie ai controlli e agli interventi il fenomeno dell’omessa custodia è in forte calo. Stiamo insegnando ai cittadini ad essere più responsabili».

A Castelleone assicura il comandante della Locale Andrea Vicini: «Le variazioni annuali in merito a richieste di recupero spaziano, di anno in anno, fra i quattro e i nove interventi». Mentre a Soncino, fa il punto la collega Giuliana Pennacchio, «le uscite per questo tipo di interventi sono circa una decina annualmente. E si risolvono, per lo più, rintracciando i proprietari dei cani». Perché l’alternativa, nel caso in cui i referenti dell’animale non fossero individuabili, è il canile. A Vaiano per il comprensorio del Cremasco, oppure a Cremona o al centro di Calvatone per il Cremonese.

«Il microchip è obbligatorio per legge e dunque, tutti i cani con un padrone dovrebbero averlo — precisa infatti Sperzaga, che avverte —: la collaborazione dei cittadini è comunque fondamentale. Nel caso in cui si avvisti un cane in libertà, la prima cosa da fare è allertare le forze dell’ordine che poi si attiveranno tramite l’Agenzia per la tutela della salute. Meglio comunque non avvicinarsi, se non si conosce l’animale».

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