Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

CREMA

Al Munari sciopero bianco contro la «settimana corta»

I rappresentanti di genitori e studenti si ribellano: oggi banchi vuoti e protesta davanti alla sede dell’Artistico

Dario Dolci

Email:

redazione@laprovinciacr.it

28 Febbraio 2023 - 05:05

Al Munari sciopero bianco contro la «settimana corta»

CREMA - Per oggi i rappresentanti dei genitori e degli studenti del Munari hanno indetto uno sciopero bianco nelle due sedi dell’istituto (Artistico di via Piacenza e liceo delle Scienze umane e economico e sociale di largo Falcone e Borsellino). Protestano per la decisione, presa nelle scorse settimane dal consiglio d’istituto, di introdurre la settimana corta a partire da settembre.

«Con l’approvazione dei loro genitori i ragazzi staranno a casa – Ilaria Giorgia Domanico, Elena Ghidoni e Giuseppe Zaniboni, che stamane alle 8 saranno davanti alla sede dell’Artistico – : una protesta pacifica, simbolica. Vogliamo una scuola vuota, per rendere visibile la scelta dissennata dell’istituto, dirigenza, docenti e personale amministrativo, contro il parere della stragrande maggioranza delle famiglie. A chi si scorda per quale ragione esiste una scuola, a chi lavora nella scuola senza pensare al benessere degli studenti, noi diremo: fatevela da soli. Abitatela da soli. Andateci solo voi, nel silenzio colmo del nostro sdegno. Della nostra opposizione».

Paolo Mariani, quarto rappresentante dei genitori e presidente del consiglio d’istituto, pur avendo votato contro alla settimana corta, non ha sottoscritto la dura nota diffusa dagli altri tre. «Come presidente del consiglio d’istituto ho scelto in questo frangente di tenere una posizione super partes» fa sapere. Delle quattro studentesse che rappresentano i 1.250 studenti sono per il no alla settimana corta Aurora Cerioli, Iside Tedeschi e Martina Dispinzieri. Favorevole Esmeralda Balliu.

Ieri non è stato possibile raggiungere il dirigente scolastico Pierluigi Tadi per un commento in merito allo sciopero bianco. Il Munari conta conta 1.250 studenti. Il sondaggio voluto dai rappresentanti dei genitori nelle scorse settimane, tra mamme e papà degli studenti, aveva dato questo esito: su 58 classi, 39 sono contrarie alla settimana corta, nove favorevoli, in una il voto si è chiuso in pareggio e nove non si sono espresse.

«Crediamo che la dirigenza scolastica non abbia alcun vantaggio nell’imporre la settimana corta – proseguono i tre rappresentanti dei genitori – comprimendo la vita, la salute e l’apprendimento degli studenti senza alcuno scrupolo correttivo. Va chiarito che nessuno fra noi è ideologicamente contrario alla settimana corta, non è mai stata questione del cosa, ma del come. E questo pensiero ha trovato solamente condivisione e sostegno: dalla politica, dagli altri dirigenti, la nostra istanza è stata subito compresa, spesso accolta, comunque rigettata da nessuno».

«L’idea che si possa fare - continua -, ma a patto di rientri pomeridiani, di attenzione all’alimentazione e alle pause, di una riorganizzazione sistemica dei trasporti, di un approccio integrato senza fughe in avanti ingiustificate, ha trovato la condivisione di chi osserva il mondo della scuola, dei trasporti, dei nuclei decisionali del nostro territorio, dei media. Alcuni dirigenti scolastici che gestiscono monte ore assimilabili a quello dell’Artistico, per esempio, hanno pubblicamente affermato che se adottassero la settimana corta non la farebbero in ogni caso come deciso dal Munari». Il nuovo orario per l’Artistico e il Tecnico tecnologico prevede la frequenza dal lunedì al venerdì dalle 8,10 alle 15, con due intervalli (11-11.15) e (13.55-14,10). Per i licei delle Scienze umane e Economico sociale lezioni dalle 8 alle 14, con intervallo alle 11 alle 11.15.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400