L'ANALISI
12 Febbraio 2023 - 15:53
OFFANENGO - È partita la campagna fortemente voluta dal sindaco Gianni Rossoni contro l’abbandono delle deiezioni dei cani all’interno del centro abitato, ovunque si trovino gli animali che soddisfano i loro bisogni fisiologici.
I cartelli di denuncia e di sollecitazione ai proprietari di provvedere alla raccolta delle feci sono stati esposti lungo le vie in diverse posizioni, appesi ai muri o ai cancelli, sui pali della luce, sui cestini dei rifiuti o alle piante.
“Lui è un signore. E tu?” è la domanda che viene posta ai ‘padroni’. La risposta, che appare subito dopo, non è un bel complimento, per le persone di cui sopra: ”Il MALEDUCATO è chi non raccoglie”.
Quella avviata non è la prima campagna di sensibilizzazione alla raccolta delle deiezioni canine. L’iniziativa è già stata promossa anni fa, ad iniziativa dell’allora assessore e vice sindaco Emanuele Cabini, poi dal collega a cui ha consegnato il testimone, Daniel Bressan. Ci sono ancora i cartelli utilizzati per le precedenti campagne, che resistono all’usura del tempo e alla tenacia di chi vorrebbe debellare il fenomeno e sconfiggere il ‘nemico’.
In paese sono diffusi i cestini per le deiezioni dei cani ed è sempre aperta la piazzola, recintata, dedicata alle passeggiate dei cani, a conferma di un’attenzione particolare dedicata alla questione. C’è di mezzo il decoro delle persone e del paese, degli stessi amici dei cani. La battaglia è dura da vincere. A meno che venga applicata la norma che punisce i trasgressori (padroni dei cani) con una sanzione pecuniaria fino a 500 euro. L’ufficio di polizia locale farà buona guardia con le foto trappole e gli altri mezzi elettronici di controllo del territorio a disposizione e, non appena verranno individuati i trasgressori, partiranno le multe. Forse, allora, qualcuno prenderà coscienza del problema e si convincerà a raccogliere il materiale fisiologico espulso dal ‘quattrozampe’.
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