L'ANALISI
06 Febbraio 2023 - 05:25
CREMONA - L’impegno del Comune per migliorare ambiente e qualità dell’aria passa anche attraverso i controlli della Polizia locale, in prima linea per contrastare i reati e le pratiche scorrette che possono arrecare danni alla salute e alla natura (ad esempio ai corsi d’acqua e alle aree verdi) direttamente o indirettamente.
Rientrano nel discorso anche i controlli sui mezzi pesanti. Perché oltre a verificare malfunzionamenti dei cronotachigrafi, trasporti abusivi o altre violazioni di vario genere, nel 2022 gli agenti guidati dal comandante Luca Iubini hanno accertato 22 violazioni legate proprio ad emissioni non consentite. E nonostante i posti di blocco siano sempre più serrati e costanti, si tratta di quasi un terzo delle violazioni di questo tipo accertate nel 2021. All’epoca, infatti, le sanzioni per alterazioni dei gas di scarico (con conseguente ritiro della carta di circolazione) erano state 56. Segno che sensibilizzazione e prevenzione stanno dando i loro frutti.
Dal report della Polizia locale emerge poi che le pratiche ambientali sono state ben 328, in questo caso molte in più rispetto al 2021 quando si erano fermate a quota 265. I numeri rivelano anche che sono state registrate 41 pratiche edilizie, 211 controlli ambientali, 67 violazioni di tipo ambientale con relative sanzioni (erano state 38 nel 2021) e due comunicazioni di notizia di reato sempre in ambito ambientale. Ma il contrasto alle discariche abusive di rifiuti non è l’unico modo per prevenire il degrado: gli agenti hanno anche provveduto a fare rimuovere 56 veicoli abbandonati e in collaborazione con Linea Gestioni hanno preso parte a 19 giornate di verifica sul corretto smaltimento dei rifiuti stessi. Quest’attività, insieme ai controlli ordinari, ha portato a ben 1.610 sanzioni nei confronti di trasgressori e incivili. Le strade controllate in città proprio per prevenire le discariche, inoltre, sono state 174.
Come già riferito grande attenzione è stata riservata ai parchi, allo scopo di renderli più sicuri e vivibili ma anche per evitare bivacchi e sporcizia. In particolare grazie alla nuova videosorveglianza sono stati monitorati Parco Galli, i giardini di Piazza Roma e Parco Montalcini. «La finalità è stata prevalentemente preventiva, perché di fatto non abbiamo grandi numeri relativi a reati conclamati in queste aree – aveva precisato Iubini –. La percezione di insicurezza che abbiamo registrato tramite le segnalazioni di cittadini, però, c’era eccome». Così come gli elementi di degrado. «La presenza della videosorveglianza ha permesso da una parte di controllare e dall’altra di allontanare eventuali malintenzionati o presenze di disturbo. A fare il resto è stata la maggiore presenza degli agenti vista l’intensificazione dei controlli».
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