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CREMONA

Videosorveglianza, i parchi «sorvegliati speciali»

Aree verdi «spiate» giorno e notte con le telecamere. Obiettivo: prevenire reati e degrado, stop ai bivacchi

Elisa Calamari

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29 Gennaio 2023 - 15:37

Parchi sicuri, videosorveglianza in arrivo

CREMONA - Anche grazie ad un cofinanziamento regionale sono stati intensificati i controlli nei parchi cittadini: allo scopo di prevenire i reati e il degrado, per rendere i giardini più vivibili, dunque più a misura di famiglia. Il progetto si chiama «Sicuri nei parchi» e ha visto il Comune e la Polizia locale impegnati innanzitutto nell’installazione di nuovi occhi elettronici. Per la precisione, sei telecamere di videosorveglianza posizionate fra Parco Galli, giardini di Piazza Roma e Parco Montalcini. Permettono un monitoraggio a 360 gradi, giorno e notte.

Il comandante della Polizia Locale di Cremona Luca Iubini


A tracciare un bilancio sull’iniziativa è il comandante, Luca Iubini: «La finalità è prevalentemente preventiva, perché di fatto non abbiamo grandi numeri relativi a reati conclamati in queste aree – precisa subito –. La percezione di insicurezza che abbiamo registrato tramite le segnalazioni di cittadini, però, c’era eccome. Grazie alla Regione, che ha finanziato per l’80% l’installazione di queste telecamere, abbiamo creato un deterrente in più: la presenza della videosorveglianza, infatti, ha permesso da una parte di controllare e dall’altra di allontanare eventuali malintenzionati o presenze di disturbo. A fare il resto è stata la maggiore presenza degli agenti vista l’intensificazione dei controlli».


Iubini spiega che lo spaccio di stupefacenti nei giardini pubblici in città è un fenomeno marginale. Mentre sono balzate all’occhio altre devianze: «Mi riferisco a bivacchi, a persone che si ritrovano per abusare di alcol. Con conseguente degrado e percezione di pericolo soprattutto da parte degli utenti più fragili. La presenza di persone che stazionano senza motivo nei parchi, infatti, può generare ansia». In primis in giovane donne, o magari in ragazzi che fanno jogging.


Per comprendere al meglio il fenomeno la Polizia locale non si è limitata ai sopralluoghi, ma ha ascoltato appunto i cittadini (almeno 260 contatti diretti più l’esame di 34 segnalazioni arrivate agli uffici competenti) e tutti i portatori d’interesse (16 incontri con comitati di quartiere, imprese, associazioni, cooperative, assistenti sociali). Ne è nato un sottoprogetto estivo, «Viviamo il parco», che ha previsto anche 35 controlli ad hoc da parte degli agenti e dei vigili di quartiere. Durante questa attività è stata accertata la presenza di 424 cittadini nei parchi in questione e di 30 cani nelle rispettive aree di sgambamento: dunque una buona frequentazione, che alla luce dell’azione pro sicurezza sembra destinata a crescere.


«Restituire queste aree alle famiglie, facendo in modo che possano frequentarle con più serenità – conclude Iubini – era l’obiettivo che ci siamo prefissati e che credo sia stato raggiunto. Buona parte delle presenze preoccupanti, infatti, non è più stata registrata o è comunque stata controllata». L’azione di telecamere e agenti, però, proseguirà.

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