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L'ANNIVERSARIO

Orgogliosamente di provincia. «Infrastruttura di promozione della comunità»

Auricchio: «Legare la nostra realtà al contesto globale è la chiave per stimolare il Rinascimento di città e paesi»

La Provincia Redazione

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05 Febbraio 2023 - 09:14

Orgogliosamente di provincia. «Infrastruttura di promozione della comunità»

CREMONA - Da 75 anni «La Provincia di Cremona e Crema» racconta e indaga la realtà dell’organismo geografico di cui porta — con orgoglio — il nome. Per celebrare adeguatamente l'anniversario, sabato 11 febbraio a CremonaFiere (ore 10) si terrà un incontro per festeggiare il compleanno, ma soprattutto un’opportunità per interrogarsi sul significato attuale di «territorio» in un mondo sempre più globalizzato e connesso. Ospiti dell'evento saranno il presidente di Confindustria Carlo Bonomi, il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti, l’amministratore delegato di A2A Renato Mazzoncini, l’editorialista e vicedirettore del Corriere della Sera Beppe Severgnini. Sono loro i protagonisti della tavola rotonda che la Società Editoriale Cremonese, editrice del quotidiano, ha organizzato per celebrare il traguardo dei tre quarti di secolo di storia. Sul ruolo de La Provincia, interviene il Commissario della Camera di Commercio di Cremona.

di GIAN DOMENICO AURICCHIO

«La Provincia di Cremona e Crema», il giornale del nostro territorio, è prezioso punto di riferimento per la comunità. Prima della diffusione delle emittenti televisive, di internet e dei social media, il quotidiano cartaceo è stato l’unica fonte di informazioni. In questi 75 anni «La Provincia» ha raccontato con passione e partecipazione la storia della «sua gente», ha costituito un presidio per conservare memoria della nostra storia, dei nostri successi, ma anche dei drammi che abbiamo dovuto affrontare, contribuendo all’elaborazione della memoria collettiva. Tutti noi conserviamo i ricordi del giornale nei giorni terribili di marzo e aprile 2020, così come ricordiamo con piacere e orgoglio le copertine dedicate ai nostri atleti vincitori di medaglie alle Olimpiadi o in altre competizioni. Il giornale ci informa sull’andamento della nostra economia, su quanto accade nelle nostre città e nei nostri paesi: proprio questa vicinanza territoriale ed emotiva ha fatto sì che «La Provincia» sia diventata, nel tempo, un’«infrastruttura culturale» in grado non solo di fare cronaca, ma anche di promuovere e valorizzare le ricchezze ambientali, artistiche, culturali e produttive.
La riconoscenza va quindi al quotidiano per averci tenuti costantemente aggiornati su quello che accadeva attorno a noi, e per avere costituito, spesso in collaborazione e a supporto di enti, istituzioni e imprese del territorio, una straordinaria vetrina, cartacea e virtuale, in grado di raccontare le dinamiche di una comunità ricca di eccellenze, successi e talenti da scoprire. Ritengo che proprio il collegare la nostra realtà al contesto internazionale sia una delle chiavi per promuovere un nuovo Rinascimento delle nostre comunità.
Molto è stato fatto, sia dalle nostre imprese che dagli Enti pubblici locali, per raggiungere questo obiettivo: penso al sostegno assicurato alla Fiera di Cremona, straordinaria vetrina delle nostre produzioni, penso agli investimenti attuati della Fondazione Arvedi–Buschini e dagli Enti locali per favorire la presenza dell’Università Cattolica e del Politecnico di Milano, penso alle tante imprese che sono riuscite a crescere e a diventare player internazionali mantenendo localmente sia la direzione che la produzione, penso ai tanti giovani che hanno deciso di rimanere e di investire sul loro territorio. Sono convinto che potremo continuare a competere in un contesto sempre più complesso se sapremo continuare ad aprirci all’esterno, attraendo talenti da tutto il mondo, come avviene nel caso della liuteria.
Sappiamo che la nostra provincia per molti versi è svantaggiata: mi riferisco in particolare alla carenza di infrastrutture stradali, ferroviarie e, nei nostri Comuni più piccoli, anche digitali. Mi riferisco anche alle opere di regimentazione del Po, promesse da decenni e ancora in fase di progettazione. The European House Ambrosetti, nel Masterplan 3C, ha stimato in almeno 2 punti percentuali il deficit di Pil derivante dal gap infrastrutturale. Dobbiamo però essere consapevoli anche della nostra forza, della nostra qualità della vita, delle nostre straordinarie doti di resilienza, della bellezza delle nostre città. Abbiamo sperimentato che nei momenti di reale emergenza, come quello della pandemia, la collaborazione tra enti territoriali, imprese e società civile è risultata indispensabile per resistere e avviare un graduale processo di ripresa, e come il giornale si sia fatto portavoce di questa collaborazione. È questo il modello da seguire con convinzione, quello indicato da Ambrosetti nel Masterplan 3C. L’auspicio è che «La Provincia» continui a essere uno degli elementi fondanti di questo sistema virtuoso, alla base del successo del territorio. Infine, un dovuto ringraziamento ai presidenti e ai direttori che si sono succeduti in questi decenni e che hanno saputo dar vita al quotidiano come oggi lo conosciamo.

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