L'ANALISI
05 Febbraio 2023 - 09:06
CREMONA - Da 75 anni «La Provincia di Cremona e Crema» racconta e indaga la realtà dell’organismo geografico di cui porta — con orgoglio — il nome. Per celebrare adeguatamente l'anniversario, sabato 11 febbraio a CremonaFiere (ore 10) si terrà un incontro per festeggiare il compleanno, ma soprattutto un’opportunità per interrogarsi sul significato attuale di «territorio» in un mondo sempre più globalizzato e connesso. Ospiti dell'evento saranno il presidente di Confindustria Carlo Bonomi, il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti, l’amministratore delegato di A2A Renato Mazzoncini, l’editorialista e vicedirettore del Corriere della Sera Beppe Severgnini. Sono loro i protagonisti della tavola rotonda che la Società Editoriale Cremonese, editrice del quotidiano, ha organizzato per celebrare il traguardo dei tre quarti di secolo di storia. Sul ruolo de La Provincia, interviene il presidente della Provincia di Cremona.
di MIRKO SIGNORONI
Parlare del quotidiano «La Provincia» significa raccontare la storia del nostro territorio e par fare ciò si deve ripercorrerne la genesi a partire da quel lontano 8 luglio 1946, quando un gruppo di agricoltori fondò la Società Editoriale Cremonese, con il settimanale «Il Lunedì» e a seguire «La Voce del Po», identificando sin da allora una comunità con la sua vocazione. Da qui sino ad oggi, il quotidiano «La Provincia di Cremona e Crema» ha portato avanti una missione ben precisa: dar voce ai cittadini e narrare, senza filtri, gli eventi. Un ideale ben interpretato da Giuseppe Romolotti, passando poi per i direttori Mauro Masone, Fiorino Soldi e tutti quelli che si sono succeduti.
Il giornale «La Provincia» è un comunità dentro una comunità, fatta di collaboratori, redattori, stampatori e edicole: un mondo che racconta un mondo. Penso che il nome iniziale «La Provincia del Po» sia esattamente la fotografia di ciò che siamo e di dove andremo. Ora riflettere sul rapporto, meglio identificato nel patto fra «La Provincia» e la comunità, equivale a ripensare la testata giornalista nella globalizzazione e nella società digitale, analizzando tre diversi elementi, che si interconnettono al centro con il nucleo principale della questione, ovvero il pluralismo dell’informazione che è un diritto/dovere cardine della democrazia e pilastro costituzionale.
Fatto salvo questo principio intangibile, il primo dei tre ambiti di riferimento è il territorio quale espressione e composizione della vita dei cittadini, delle imprese, delle aspirazioni e delle vocazioni che ne costituiscono l’essenza stessa. Il giornale da sempre ci fornisce l’opportunità di conoscere, riflettere sulla vita delle nostre comunità locali, apprendendone anche le peculiarità dei paesi più piccoli e della ricchezza che tale patrimonio storico sociale culturale rappresenta per tutti noi.
Altro elemento è la conservazione: senza passato non vi è futuro, senza memoria non vi è la possibilità di parlare di sviluppo. «La Provincia» che racconta la provincia con oggettività, tempestività, che fa riflettere su tematiche importanti — dall’ambiente alla storia, dalla industrializzazione alla società post informatica — è un elemento necessario per far crescere il territorio divenendo agorà, in cui un think tank si muove verso nuove sfide del futuro, che sono fatte di tradizione, vocazioni produttive e innovazione al servizio non solo del Paese ma del mondo.
Su tale fronte entra in gioco il terzo fattore a cui accennavo: la globalizzazione o, meglio, post internazionalizzazione. Se la società è sempre più fluida, contestualmente, l’economia è sempre più circolare: le sfide che ci attendono, tra cui la decarbonizzazione, che è centrale sotto il profilo dell’approvvigionamento energetico e del miglioramento ambientale, ma che non può ricadere a totale carico di cittadini e imprese, devono e possono essere traguardate verso un piano di rilancio territoriale se vi è una cabina di regia dell’informazione pluralista fatta anche dall’informazione quale vettore e metodo di interrelazione tra tutti gli attori interessati, pubblici e privati, accompagnando l’evoluzione non solo narrativa, ma anche di confronto tra questi, divenendo noi stessi artifici del nostro futuro.
La storia è fatta di dettagli e lo sviluppo di una società dal confronto e apporto di tutti: un giornale non è solo un insieme di fogli, cartacei o elettronici, ma la voce di tanti che si interfacciano per la crescita della comunità, con nuovi servizi alla persona.
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris