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L'ANNIVERSARIO

«Ti ho visto sul giornale... Così la storia è da sfogliare»

Orgogliosamente di provincia. Il sindaco di Cremona Gianluca Galimberti e la «sfida del senso»

La Provincia Redazione

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04 Febbraio 2023 - 09:13

«Ti ho visto sul giornale... Così la storia è da sfogliare»

CREMONA - Da 75 anni «La Provincia di Cremona e Crema» racconta e indaga la realtà dell’organismo geografico di cui porta — con orgoglio — il nome. Per celebrare adeguatamente l'anniversario, sabato 11 febbraio a CremonaFiere (ore 10) si terrà un incontro per festeggiare il compleanno, ma soprattutto un’opportunità per interrogarsi sul significato attuale di «territorio» in un mondo sempre più globalizzato e connesso. Ospiti dell'evento saranno il presidente di Confindustria Carlo Bonomi, il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti, l’amministratore delegato di A2A Renato Mazzoncini, l’editorialista e vicedirettore del Corriere della Sera Beppe Severgnini. Sono loro i protagonisti della tavola rotonda che la Società Editoriale Cremonese, editrice del quotidiano, ha organizzato per celebrare il traguardo dei tre quarti di secolo di storia. Sul ruolo de La Provincia, interviene il sindaco di Cremona.

di GIANLUCA GALIMBERTI

«Sai che ti ho visto sul giornale», è una delle frasi classiche cremonesi, detta magari in dialetto. E quando ricordiamo eventi della storia di Cremona o persone che ne hanno segnato il cammino, le pagine del nostro giornale sono prova e testimonianza. Perché «La Provincia» ha raccontato e racconta Cremona e le sue storie. Prima di iniziare l’avventura amministrativa, consideravo la presenza sul giornale di progetti, per cui mi impegnavo, importante e utile e così è per molti ancora oggi, in una città ricca di proposte ed eventi. Poi, iniziato il cammino di amministratore, le pagine del giornale le ho vissute come aiuto e stimolo, ma, lo ammetto, a volte anche con la fatica del constatare la pesantezza di tesi e parole. D’altra parte il giornale è anche lo specchio di una società, nelle sue luci e nelle sue ombre. Due cose auguro alla Provincia, in linea con la sua storia e tesa verso il futuro. Ricercare sempre la verità, cosa difficile e complessa, che richiede studio, ascolto, umiltà. Essere sempre più anche un giornale di inchiesta e di approfondimento, che trova un equilibrio tra la necessità di attrarre l’attenzione e il dovere essenziale di far crescere un’opinione pubblica matura capace di confrontarsi con idee e razionalità. Se è vero che ricerca della verità e scelta di parole di senso sono temi e sfide che accomunano tutti noi, il giornale può e deve continuare ad essere un riferimento. Il secondo augurio è quello di riconoscere sempre più e fino in fondo il cambiamento che Cremona e il suo territorio stanno compiendo in un percorso di apertura a idee e persone nuove, giovani, progetti che ci aprono al mondo. Raccontare la città con l’orgoglio di chi la ama e di chi ne vede le moltissime risorse attive e quelle da sviluppare. Raccontare la città confrontandosi anche con lo sguardo di chi da fuori ci guarda e si stupisce per la straordinarietà di cammini in atto. Questo racconto, stimolato da critiche costruttive e proposte, è necessario perché la comunità viva e cresca. Voglio finire con un grazie all’editore e a chi costruisce «La Provincia», a chi fa il mestiere difficile e impegnativo del giornalista, spesso senza tempi di riposo e con molto spazio sottratto alla famiglia. Grazie a voi per le parole che avete scritto e le immagini che avete catturato, quelle che contenevano anche un po’ di voi stessi insieme a un desiderio di bene, verità e democrazia.

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