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ELEZIONI REGIONALI

Lega: convinti dal «Senatùr», gli espulsi non si candidano

Tra loro Lena, decisivo l’incontro con Bossi. E l’ingresso di Rizzi da Forza Italia solleva polemiche: «Traditore». Moratti prima al deposito delle liste, poi Fontana e Majorino con la sua civica guidata da Pregliasco. I nomi

La Provincia Redazione

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14 Gennaio 2023 - 10:23

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Palazzo Lombardia

CREMONA - La prima lista a presentarsi alla Corte d’Appello di Milano per depositare le candidature alle regionali in Lombardia è stata la civica di Letizia Moratti, che corre per il Pirellone con il sostegno del Terzo polo. Nella lista non figura nessuno dei quattro consiglieri — tra i quali il cremonese Federico Lena — espulsi dalla Lega dopo aver formato un nuovo gruppo consiliare che si rifà al Comitato Nord di Umberto Bossi. Alla fine è stata decisiva la volontà del Senatùr, che ha chiesto ai consiglieri di «restare fedeli» a quelli che sono gli obiettivi della corrente interna al Carroccio. «Che non è nata per competere alle elezioni regionali — si legge poi in una nota del Comitato — ma per portare avanti l’autonomia e le istanze del Nord».

A mettere un punto anche i diretti interessati, che sottolineano come avrebbero potuto «percorrere altre strade», ipotesi scartata perché «non coerente con la nostra storia politica».

Nella civica di Moratti i capilista su Milano sono il consigliere regionale Manfredi Palmeri e la presidente della commissione antimafia della Lombardia Monica Forte. In lista «vecchie conoscenze» del centrodestra, come l’ex presidente del Consiglio regionale ed ex leghista Davide Boni e l’ex Forza Italia Valentina Aprea.

Anche la civica del governatore Attilio Fontana ha depositato le candidature: nel capoluogo lombardo figurano, tra gli altri, il direttore generale dell’Ordine degli avvocati di Milano, Carmelo Ferraro, e l’ex sindaca di Magenta Chiara Galati.

Lista depositata anche per il ‘Patto Civico’ per Pierfrancesco Majorino presidente. A guidare la civica dell’europarlamentare Pd è il direttore dell’Irccs Galeazzi Fabrizio Pregliasco. Per i dem, invece, la capolista su Milano è l’ex direttrice del carcere di Bollate Cosima Buccoliero. Cercano di rientrare al Pirellone anche i consiglieri regionali Matteo Piloni, Pietro Bussolati, Paola Bocci, Carlo Borghetti e Carmela Rozza.

Tra le fila di Fratelli d’Italia il capolista è il giornalista Vittorio Feltri. Ci sono anche l’ex Fi Marco Bestetti, i consiglieri uscenti Franco Lucente e Marco Alparone, l’ormai ex consigliere comunale di Milano Popolare Matteo Forte che tenterà di collezionare le preferenze di Cl e il direttore d’orchestra Alberto Veronesi, che nel 2016 si era candidato con il centrosinistra alle comunali nella lista del sindaco Giuseppe Sala.

La Lega candida a Milano l’assessore lombardo alla Casa Alan Rizzi, che lascia Forza Italia innescando polemiche. «Mi chiedo cosa direbbe suo padre di questo cambio di casacca improvviso, che a casa mia si chiama tradimento» sferza la capogruppo di Forza Italia al Senato, Licia Ronzulli. Nel Carroccio il capolista è il consigliere uscente Riccardo Pase. La deputata Cristina Rossello è la capolista su Milano di Fi: dietro di lei, tra gli altri, i consiglieri regionali uscenti Giulio Gallera, Gianluca Comazzi, Fabio Altitonante e la sindaca di Assago Lara Carano.

Il consigliere Nicola Di Marco è invece il capolista per il M5s. Con lui anche il collega di banco al Pirellone Gregorio Mammì e l’ex candidata sindaca di Melzo Federica Casalino.

Per quanto riguarda l’accettazione delle candidature a presidente, sempre ieri sono stati i consegnati i documenti di Moratti, Majorino e di Mara Ghidorzi, candidata di Unione Popolare, mentre mancano ancora quelli di Fontana.

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