L'ANALISI
14 Settembre 2022 - 05:00
CREMONA - La carenza di docenti si sta progressivamente risolvendo, ma restano dei vuoti e soprattutto permane l’emergenza relativa agli incarichi di sostegno. Ad invitare a non abbassare la guardia sugli incarichi sono i sindacati provinciali della scuola. Lunedì nel tardo pomeriggio, sul sito dell’Ufficio scolastico territoriale era stato pubblicato il bollettino con l’elenco dei supplenti che dovrebbero poter prendere servizio in pochi giorni e in molti casi hanno cominciato già ieri, appena ottenute le nomine. Resta comunque l’incognita di chi potrebbe non accettare l’incarico e dunque non rispondere alla convocazione dei singoli istituti. Ogni scuola fa storia a sé. I dirigenti stanno facendo i conti, coadiuvati dai responsabili amministrativi. Le cattedre insomma vanno completandosi, gli incarichi, mai così tanti vacanti come quest’anno, sono assegnati ma serve ancora tempo per avere un quadro definitivo.
La pubblicazione delle graduatorie di lunedì è stato un primo step. Una volta che si avranno certezze su quanti avranno effettivamente accettato, le segreterie delle singole scuole torneranno a scorrere le graduatorie per coprire i posti rimanenti. Una procedura che richiederà qualche giorno. «Mi sembra evidente che quanto accaduto sia imputabile innanzitutto a un sistema informatico non efficiente che non risponde alle necessità del settore – evidenzia Oreste Pegno della Uil scuola –: se adesso le cose si aggiusteranno, almeno per supplenze, la situazione potrebbe normalizzarsi. Certo bisognerà capire se tutti accetteranno. Non dimentichiamoci che, nel frattempo, molti insegnanti sono entrati di ruolo. Impossibile che a fronte di un contratto a tempo indeterminato dicano sì ad una supplenza. Le graduatorie andranno inevitabilmente a modificarsi». Sugli insegnanti di sostegno Pegno prosegue. «Ci sono delle difficoltà legate al numero esiguo e allo stesso sistema informatico che ha creato confusione».
Sulla stessa lunghezza d’onda c’è il collega Salvatore Militello della Cisl: «Sicuramente avremo nei prossimi giorni la maggior parte dei docenti in classe, ma è altrettanto certo che si andrà avanti a nominare almeno fino a fine mese. Le rinunce non mancheranno, per tanti motivi». Militello sposta poi l’attenzione su un secondo problema: «La situazione in diversi istituti si sta normalizzando, ma molte sono ancora le segnalazioni da parte di docenti che ci dicono che riscontrano errori nella graduatoria. Come diretta conseguenza di ciò, ci sono posti assegnati che spettano ad altri. Ci aspettiamo molti reclami da parte di questi insegnanti con la conseguenza di ulteriori disagi per le scuole».
In merito insegnanti di sostegno, il sindacalista della Cisl fornisce alcuni dati. «Docenti specializzati ce ne sono pochi e alla nostra provincia. Complessivamente l’organico assegnato risulta essere pari a 1.208 supplenti. Ne sono rimasti circa 850 da assegnare e non tutti accettano. Per la completa copertura dei posti, si passerà sicuramente alle graduatorie di istituto». Più critica la posizione di Laura Valenti della Cgil scuola. «Non posso che confermare – sottolinea la sindacalista – la carenza di docenti nel nostro territorio, così come i tanti errori alla pubblicazione delle graduatorie (gps). Mi pare evidente che manchi ancora oggi la volontà di rimettere la scuola al centro. Si deve ascoltare tutta la comunità scolastica e avviare un percorso urgente di valorizzazione della scuola come centro di propulsione della società civile e democratica». Tra oggi e domani molti istituti, sia le superiori, sia le scuole dell’obbligo, proveranno a stilare orari definitivi o comunque a fornire nuove indicazioni a studenti e famiglie. Un puzzle che deve mettere insieme ancora diversi pezzi.
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