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Elezioni politiche: Bossi fuori a sorpresa e Gobbato a rischio

Il senatore «vittima» del taglio dei parlamentari. Grassani: «Ma siamo soldati». La deputata finisce al terzo posto nel listino, minime le possibilità di elezione

Massimo Schettino

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mschettino@laprovinciacr.it

22 Agosto 2022 - 08:22

Elezioni politiche: Bossi fuori a sorpresa e Gobbato è a rischio

Simone Bossi e Claudia Gobbato

CREMONA - Manca solo l’ufficialità, attesa per oggi, ma l’esperienza parlamentare dei leghisti Claudia Gobbato e Simone Bossi potrebbe terminare dopo la prima legislatura. Il partito di Matteo Salvini ha reso noti nei giorni scorsi i 68 candidati alle sfide uninominali, ma ieri non aveva ancora depositato le liste. Mancano gli elenchi dei candidati nei collegi plurinominali, dove i seggi in palio sono attribuiti con il sistema proporzionale.

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Il post di questa mattina di Claudia Gobbato sulla sua pagina Facebook

La deputata soncinese uscente Silvana Comaroli è stata scelta per portare la bandiera della coalizione di centrodestra al seggio uninominale della Camera, dato per «blindato». Ma la presidente di Fondazione Soncino, in corsa per il quarto mandato a Roma, avrà un’ulteriore garanzia: sarebbe infatti anche la capolista del listino proporzionale.

Al secondo posto ci sarebbe il 30enne Luca Toccalini, milanese, deputato uscente e segretario federale della Lega giovani. Gobbato troverebbe spazio al terzo posto, davanti al lodigiano Luigi Augussori, senatore uscente. Le sue possibilità di elezione sono legate alla scelta di Comaroli, che, se eletta nell’uninominale, potrebbe liberare un posto nel proporzionale. Ma perché accada, la Lega dovrebbe arrivare ad eleggere con il proporzionale due dei sette deputati in palio nel collegio. Una prospettiva poco realistica anche nella «sua» Lombardia.

E a sorpresa, anche il senatore di San Bassano Simone Bossi, anch’egli alla sua prima legislatura, potrebbe restare fuori dal prossimo parlamento. Senatore uscente e dato nel totocandidature alternativamente prima fra i «sommersi» e poi fra i «salvati», Bossi non sarebbe nemmeno in lista secondo i rumors di ieri. È dispiaciuto il segretario provinciale, Fabio Grassani: «D’altronde la riduzione dei parlamentari non poteva essere senza vittime. Sono soddisfatto della presenza della Comaroli in un uninominale che possiamo e dobbiamo vincere. Speravo anche in Bossi. Mi dispiace. Siamo soldati e rispettiamo le decisioni del vertice. Lavoreremo pancia a terra perché Silvana possa di nuovo rappresentare il nostro territorio».

Se in campo Lega le cose ieri si stavano definendo, gli altri partner del centrodestra non avevano invece ancora trovato l’accordo. Ma oggi alle 20 scade il termine per la presentazione delle liste e, quindi, in ogni caso le intese dovranno essere siglate e gli elenchi presentati.

Ieri al Tribunale di Milano sono state depositate otto liste. Fra queste Unione Popolare, nelle cui fila c’è la conferma del cremasco Serse Mostosi e della consigliera comunale di Casalmaggiore Valentina Mozzi. E un’altra casalasca, Maria Teresa Sarzi Amadè, 56 anni, è in lista con Free, «un gruppo di comitati civici che si sono uniti a tutela della Costituzione che secondo noi è stata violata soprattutto durante la pandemia».

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