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LA CALDA ESTATE DELL'OSPEDALE

Crema, Savasta se ne vuole andare. I «gettonisti» non si trovano

Il primario di Pediatria dimissionario alla vigilia dell’inaugurazione del nuovo reparto con la Moratti

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

24 Luglio 2022 - 05:10

Crema, Savasta se ne vuole andare. I «gettonisti» non si trovano

Il primario Salvatore Savasta

CREMA - Un fulmine a ciel sereno, o forse no: il primario di Pediatria Salvatore Savasta, a Crema da due anni, ha annunciato ai vertici dell’Azienda socio sanitaria territoriale di voler lasciare l’incarico. Tra i colleghi del Maggiore la cosa è ormai risaputa. Dopo aver rilanciato l’unità operativa, trasformandola in un centro d’eccellenza regionale per le malattie pediatriche rare, e raggiunto un incremento del 33% delle prestazioni ambulatoriali di cardiologia, ha comunicato la sua volontà di dimettersi. Dalla direzione generale proveranno a trattenerlo, ma le speranze sono poche.

L'ospedale Maggiore di Crema

Nessuna conferma, per ora, da parte dell’interessato. Un addio che potrebbe arrivare subito dopo l’inaugurazione del rinnovato reparto al primo piano della palazzina centrale. Il taglio del nastro sarà il primo settembre, con l’intervento del vicepresidente regionale e assessore al Welfare Letizia Moratti. Non si ferma dunque l’emorragia di figure apicali che da tempo interessa l’ospedale Maggiore. Un problema che riguarda tutto il personale e crea difficoltà in diversi reparti. L’Asst ha indetto un bando per ingaggiare dirigenti medici in formazione specialistica, iscritti all’ultimo o al penultimo anno di specialità.

Le discipline coinvolte sono undici: Medicina Legale, Igiene e Epidemiologia, Ostetricia e Ginecologia, Medicina Trasfusionale, Anatomia Patologica, Pediatria, Patologia Clinica, Radiodiagnostica, Anestesia e Rianimazione, Malattie dell’Apparato Respiratorio e Psichiatria. Evidente la volontà di intervenire nell’immediato sui reparti in maggiore sofferenza, ricorrendo all’assunzione a tempo determinato, fino alla fine dell’anno. In aggiunta il «Piano integrato di attività e organizzazione» per il triennio 2022-24 punta a formalizzare 111 assunzioni a tempo indeterminato (non solo medici, ovviamente).

Nel documento si parla di «costante trend di dimissioni del personale dipendente». Tra i reparti più in sofferenza c’è proprio la Pediatria, dove i medici dovrebbero essere 12 e in realtà sono cinque, più il primario. In Psichiatria, dopo le recenti dimissioni di una dottoressa, sono rimasti in tre, e il dirigente manca ormai da un anno. Ora, forse, a quest’ultimo nodo è in arrivo una soluzione, grazie all’ennesimo bando emesso dall’Asst per la ricerca di personale. Il nuovo responsabile è Virginio Salvi, a cui verrà proposto un contratto a tempo indeterminato. Accetterà?


La carenza di personale costringe a ricorrere sempre di più a cooperative di medici. Servono in Psichiatria, Ginecologia e ostetricia, Pediatria e Radiologia. Purtroppo, diversi di questi bandi non avrebbero avuto riscontro. Alla base ci sarebbe un problema legato alla retribuzione, i «gettonisti» come vengono chiamati nello slang ospedaliero, chiederebbero 120 euro l’ora invece degli 80 proposti (cifra al lordo). In questi anni i medici delle coop si sono occupati soprattutto delle guardie notturne dalle 20 alle 8. La radiologia ha bisogno di personale per un anno, per 30 turni mensili di 12 ore. In Pediatria servono 26 guardie ogni 30 giorni. In Ostetricia servono esterni per 10 turni notturni mensili.

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