L'ANALISI
15 Luglio 2022 - 05:10
L'ipotesi progettuale del nuovo ponte a Casalmaggiore
CASALMAGGIORE - Se per il futuro nuovo ponte sul Po non ci saranno problemi in termini di progettazione, a rappresentare un ostacolo significativo potrebbe essere il forte rincaro dei prezzi di materiali da costruzione a cui si sta assistendo. Vero è che alla fase operativa manca ancora parecchio tempo e le cose potrebbero ancora modificarsi, ma allo stato attuale la preoccupazione serpeggia anche nella Provincia di Parma, l’ente esecutore dell’opera. Lo spauracchio è che vi possa essere un rallentamento dei tempi dovuto alla necessità di reperire i fondi adeguati ai rincari.
Per il momento, comunque, c’è da ricordare che alle 18 di oggi scadono i termini della procedura aperta per l’affidamento del servizio di redazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica della infrastruttura viaria. L’importo a base di gara è pari a 1.146.628,57 euro. Le offerte, inizialmente, dovevano essere presentate entro le 18 del 29 giugno, ma poi è intervenuta una proroga dei tempi. La prima seduta pubblica di apertura delle offerte avrà luogo lunedì alle 10. Non ci sono al momento indicazioni precise su quante potranno essere le offerte presentate, ma a giudicare dal numero di chiamate e di manifestazioni di interesse emerse per questo appalto, a Parma si attendono una partecipazione molto ampia, non solo dall’Italia, ma anche dal resto dell’Europa e anche dall’esterno dei confini europei. Tra coloro che hanno deciso di partecipare, c’è di sicuro anche una delle più grandi società di ingegneria del mondo, F&M, con l’architetto Dante Oscar Benini e Partners Architects. Benini il 9 febbraio 2018 tenne una conferenza a Casalmaggiore, invitato da Cesare Vacchelli dopo che questi vide il ponte Cittadella di Alessandria progettato dall’architetto, autore fra l’altro del ponte di 2300 metri per l’Expo di Milano. A Vacchelli, Benini ha detto che in qualche modo la situazione di Casalmaggiore ha lasciato traccia nel suo cuore e nella sua «ansia professionale, ma soprattutto nella vostra esigenza ed ancor più voglia di esistere con dignità con opere che rispettino la vostra qualità di vita, quindi eccomi. Chissà!».
L’ipotesi progettuale emersa (resa nota nel corso di una presentazione avvenuta il 14 marzo a Colorno) per lo scavalco dell’alveo è un ponte ad arco con 3 campate da 135 metri. L’attraversamento fluviale sarà completato con 800 metri in area golenale. La sezione stradale del futuro ponte sarà di circa 5 metri più larga di quella attuale per consentire l’inserimento di una ciclabile. La nuova opera sarà costruita a fianco del ponte attuale, che dovrà necessariamente rimanere in esercizio fino alla conclusione dei lavori, dopo di che il vecchio ponte verrà demolito. Il transito tra Lombardia ed Emilia non verrà quindi mai interrotto.
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