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INIZIA L'«ERA BERGAMASCHI»

Crema, nuova giunta: in vista la prima sorpresa rosa?

Oggi la proclamazione ufficiale a sindaco: emozione e applausi. Il neo eletto lavora alla sua squadra, dilaga il toto-assessori

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

28 Giugno 2022 - 19:10

Crema, nuova  giunta: in vista la prima sorpresa rosa?

Fabio Bergamaschi e il sindaco uscente Stefania Bonaldi

CREMA - Un passaggio scontato, ma imprescindibile: la proclamazione di Fabio Bergamaschi a nuovo sindaco della città da parte del magistrato Adriano De Lellis. Il seggio centrale, a cui spetta il lavoro di verifica dell’esito delle amministrative, si è riunito stamattina in Comune, in aula degli Ostaggi. Decine di buste con le schede divise seggio per seggio, sono state distribuite in perfetto ordine sui tavoli a ferro di cavallo solitamente occupati dai consiglieri comunali. «Proclamo sindaco Fabio Bergamaschi, il quale ha riportato 6.809 voti validi. Complimenti», ha esordito il magistrato. Poi l’applauso e la stretta di mano tra De Lellis e il neo primo cittadino, che a sua volta ha ringraziato e augurato buon lavoro.

Un momento ufficiale affrontato da un Bergamaschi sorridente e a suo agio, seppur emozionato per essere diventato ufficialmente, alle 11,13 di oggi, il sindaco di Crema. La proclamazione è coincisa con il momento in cui è decaduta dalla carica Stefania Bonaldi. A livello procedurale, ieri è stato preso atto delle dimissioni da consigliere, già annunciate, di Antonio Geraci, segretario cittadino del Pd: è incompatibile in quanto è consigliere d’amministrazione dell’Azienda farmaceutica municipalizzata, interamente partecipata dal Comune e soggetta al controllo dell’ente di piazza Duomo.

L’incompatibilità è evidente anche ai profani di regole e amministrative. Geraci non può essere contemporaneamente controllore e controllato. Al suo posto subentrerà Manuela Piloni, segretario cremasco del Pd e prima dei non eletti nella lista del partito. Una figura di esperienza che entra a pieno diritto tra i papabili per un posto nella squadra di sei componenti di giunta che Bergamaschi dovrà nominare a breve. I rumors la danno come possibile incaricata al Welfare. Piloni sarebbe la seconda donna in giunta, insieme a Cinzia Fontana, ex parlamentare Pd che tutti pronosticano come nuovo vicesindaco, tenendo le deleghe a Bilancio e Pianificazione territoriale portate avanti in questi quattro anni (era subentrata a Morena Saltini nel marzo 2018).

Ne serve una terza, per la parità di genere. In queste giornate il toto assessori è un gioco che appassiona e ieri sono sembrate in calo le azioni di Emanuela Nichetti, incaricata di Cultura e Turismo nel mandato Bonaldi. Altro nome che ricorre è quello di Debora Soccini: con 103 preferenze è stata la prima dei non eletti nella lista Crema al C’entro, civica che porta in consiglio l’ex assessore Matteo Gramignoli. Pare che Soccini, già in aula degli Ostaggi nell’ultimo quinquennio, abbia declinato l’invito, spiegando di non voler togliere spazio al suo lavoro di docente alle superiori.

Bergamaschi potrebbe però sfoderare un nome a sorpresa proprio per completare la metà femminile della giunta. Le figure preparate non mancano, in tutte le liste civiche che lo hanno sostenuto. La voglia di dare spazio ai giovani, potrebbe anche portare il neo sindaco 37enne a scegliere tra le under 35. Da non dimenticare, inoltre, il necessario equilibrio tra esponenti del Pd, l’unico partito del centro sinistra che ha rappresentanti in consiglio (sette), e le liste civiche, che contano otto eletti. Per raggiungerlo Bergamaschi potrebbe sfruttare le nomine di sesso maschile. I possibili assessori targati Pd sarebbero due: l’ex presidente del consiglio Gianluca Giossi e l’ex capogruppo Jacopo Bassi.

Dalle civiche emergono Giorgio Cardile, capolista di Crema Lab, e Franco Bordo, il più votato di Crema Aperta. Il primo è un giovane che darebbe quella ventata di novità che Bergamaschi ha dichiarato di voler inserire nella nuova giunta. Il secondo ha l’esperienza di chi è già stato assessore: per lui si parla dei Lavori pubblici. In questi giorni, Bassi e Bordo scontano l’impossibilità di essere presenti alle riunioni. Sono entrambi positivi al Covid. Sempre ragionando per ipotesi, se uno degli assessori maschi fosse un e sponente del Pd, pare scontato che gli altri due vengano scelti nelle civiche: in pole position anche Attilio Galmozzi, già assessore all’ Istruzione.

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