L'ANALISI
L'ERA BERGAMASCHI
28 Giugno 2022 - 09:37
Antonio Geraci
CREMA - Antonio Geraci non potrà entrare in consiglio comunale. A impedirglielo è il fatto di essere membro del Cda delll’Azienda farmaceutica municipalizzata, azienda speciale totalmente controllata dal Comune. Quindi, non candidabile.
Al suo posto siederà in aula degli Ostaggi Manuela Piloni, che aveva preso una preferenza in meno (47 a 48).
È lo stesso Geraci a spiegare come è andata: «Quando ho presentato la mia candidatura a consigliere, nel curriculum ho specificato di essere nel Cda di Afm. Chi doveva controllare, evidentemente, non lo ha fatto».
Geraci era convinto di potersi dimettere dal Cda dopo aver avuto la certezza di entrare i consiglio. «Cosa che sarebbe avvenuta solo se Fabio Bergamaschi avesse vinto il ballottaggio. E invece ho scoperto che per la burocrazia, le dimissioni andavano consegnate contestualmente alla presentazione della candidatura».
Un errore formale e non di sostanza, che gli costerà però quel posto da consigliere che lo avrebbe gratificato. «Il conferimento dell’incarico avverrà oggi o domani, dopo che il seggio unico avrà verificato l’esito del ballottaggio e la candidabilità degli eletti in consiglio. Io ho rinunciato all’incarico prima ancora che mi venga conferito. Dal punto di vista personale c’è delusione. Ho lavorato per un anno e mezzo al successo della coalizione e ci tenevo a fare il consigliere. Tra l’altro il Cda di Afm è nominato dal sindaco e decade con la fine del mandato amministrativo. Peccato. Il Pd sarà comunque rappresentato da un ottimo gruppo consiliare».
Manuela Piloni è stata assessore provinciale e ha lavorato come assistente sociale.
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