L'ANALISI
11 Giugno 2022 - 09:51
L'ex tassista Giovanni Carrera
CREMONA - Arresti domiciliari revocati, obbligo di dimora a Cremona e di stare chiuso in casa dalle dieci di sera alle sette del mattino. Lo ha deciso il giudice per Giovanni Carrera, 68 anni, il tassista già a processo con l’accusa di aver sequestrato sul suo taxi van Luca Lombardo, 27 anni, «per avergli impedito di scendere, costringendolo a rimanere a bordo, mentre con il taxi ripartiva contromano a forte velocità, con la portiera scorrevole posteriore di sinistra completamente aperta, diretto nuovamente in piazza Marconi». La notte di Natale, Luca volò dal taxi in via Mantova, una botta violentissima alla testa, il ricovero in Terapia Intensiva prima, in Neurochirurgia poi. Carrera deve anche rispondere delle «plurime lesioni cranio-meningo-encefaliche» prodotte dal trauma cranico, «a seguito delle quali è derivato» a Luca «un periodo di malattia di durata sicuramente superiore ai 40 giorni ed in via di previsione quantificabile in almeno 6 mesi». E tutto per 10, maledetti, euro.
Il giudice Chiara Tagliaferri ha accolto la richiesta dei difensori Paolo Bregalanti e Lenita Cipollari di revocare gli arresti domiciliari, ai quali il tassista era ristretto dal 16 febbraio scorso. Lo stesso pm Francesco Messina, titolare dell’indagine fatta dalla Squadra Mobile, ha dato parere favorevole, non sussistendo più le esigenze cautelari così restrittive.
L’8 luglio prossimo si tornerà in aula. La scorsa udienza, Luca Lombardo si è costituito parte civile solo in relazione al reato di sequestro di persona. I danni per le gravi lesioni subite, li chiederà nella causa civile. Anche i suoi genitori, mamma Nadia e papà Nino si sono costituiti parte civile per il «danno riflesso», come hanno spiegato gli avvocati Alberto Gnocchi e Fabio Sbravati. La difesa è già stata ammessa dal giudice a citare il responsabile civile: la Cattolica Assicurazioni. L’udienza di luglio sarà dedicata all’ammissione dei testimoni, poi si rinvierà. Al processo saranno sentite Alessia e Ramona, le amiche del cuore di Luca quella sera sul taxi con lui, dopo la serata trascorsa alla Chiave di Bacco, in piazza Marconi. Alle due e mezza di notte, Luca chiamò il taxi. Destinazione: il B&B in via Mantova. Venti euro il costo della corsa, i ragazzi ne avevano 10. «Paghiamo con il bancomat». Carrera non aveva il pos. I toni accesi, la lite. Alessia e Ramona scesero dal taxi. Stava scendendo anche Luca. Carrerà ripartì.
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