L'ANALISI
LA SFILATA DELLE POLEMICHE
07 Giugno 2022 - 12:04
La statua che raffigura la Madonna a seni nudi portata a spalla durante il Cremona Pride
CREMONA - Si indaga, adesso: quello di sabato scorso non è più solo il Pride delle polemiche, ma anche un evento sotto inchiesta. Nel mirino degli inquirenti la rappresentazione che l’ha macchiata: il manichino, travestito da Madonna e con i seni in vista, esibito in corteo da due uomini mascherati. Ed è a identificare quei due «portantini» a volto coperto, autori dell’atto blasfemo che ha sollevato e ancora sta suscitando un’onda di indignazione trasversale, che puntano gli accertamenti in corso. Se ne occupano gli agenti della questura. Massima riservatezza e riserbo assoluto, sul tipo di approfondimenti in corso. Ma presumibilmente, i poliziotti stanno raccogliendo testimonianze e acquisendo immagini e riprese. Con la speranza che ci siano, tra quelle, fotografie e video utili a dare nome e volto ai due (o più) che hanno alzato tra la folla la Vergine blasfema.
L’ipotesi di reato al vaglio è «vilipendio di simboli religiosi». Sotto la lente anche l'ombra allungata sia da Lorenzo Lupoli, presidente del comitato territoriale Arcigay Cremona ‘La Rocca’, che da Lapo Pasquetti, referente di Sinistra per Cremona Energia Civile: «assolutamente certi» che chi ha dileggiato la Vergine offendendo il credo cattolico non appartenga ad alcuna delle associazioni che hanno lavorato alla predisposizione del Pride, hanno avanzato il sospetto dell'azione di infiltrati. «Personaggi — ha provato a tracciarne l’identikit Pasquetti — che si sono inseriti nel corteo con lo scopo preciso di veicolare messaggi estranei alla finalità dell’iniziativa, sfruttandone il richiamo mediatico».
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris