L'ANALISI
CREMONA PRIDE: LA POLEMICA
05 Giugno 2022 - 11:44
CREMONA - Anche il Cavalier Giovanni Arvedi è intervenuto sugli eccessi del Cremona Pride, in particolare sull’episodio della Vergine Maria portata su un baldacchino con i seni di fuori. “Questi simboli non hanno nulla a che vedere con la legittima tutela dei diritti e la lotta all’omofobia e alle discriminazioni. Sono immagini stonate perché offendono la sensibilità altrui”, ha commentato il Cavaliere, esprimendo “stupore e rammarico” per il fatto che nessuna autorità sia intervenuta.
Una rappresentazione giudicata blasfema, subito contestata sui social, dove nel mirino è finito in particolare il sindaco, Gianluca Galimberti, per il patrocinio concesso all’evento. «Non è cosi, con questo modo squallido e irrispettoso della fede cristiana, che si rivendicano i diritti» si è alzato il coro di diversi esponenti locali della destra, dalla Lega a Forza Italia a Fratelli d’Italia.
La polemica si allarga anche a livello nazionale: il leader della Lega, Matteo Salvini, ha pubblicato un post sul proprio profilo Facebook con tanto di foto incriminata: "Offendere la fede, la cultura e la sensibilità di milioni di italiani non c’entra niente con la richiesta di diritti LGBTQetc… ma è solo un’esibizione di ignoranza e arroganza".
Anche il Vescovo Antonio Napolioni esprime il proprio rammarico per l'immagine giudicata offensiva e blasfema. La condanna del presule arriva sul sito della Diocesi: "Sono gesti che non fanno bene a nessuno, e che feriscono anche i tanti che si stanno impegnando con reciproco rispetto per una società senza discriminazioni. La Chiesa cremonese alimenterà nella preghiera l’ulteriore impegno di annuncio e dialogo, che questi tristi episodi non hanno la forza di intaccare".
FOTO: FOTOLIVE/FILIPPO VENEZIA
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