L'ANALISI
06 Giugno 2022 - 09:18
CREMONA - Non si placano le reazioni all'indomani del Cremona Pride che ha visto sfilare un manichino a grandezza naturale vestito da Madonna con il seno nudo. "I simboli religiosi, proprio perché tali, dovrebbero essere lasciati da parte in ogni circostanza - prende posizione Luca Burgazzi, assessore alla Cultura del Comune di Cremona, che ha concesso il patrocinio alla manifestazione -. In questi anni abbiamo visto brandire rosari nei comizi politici, baciare santini in favore di telecamera e invocare l’intercessione dei santi per un risultato elettorale".
E ancora: "Non ho mai nascosto la mia fede così come anche il fatto di continuare a sostenere in ogni azione politica, piccola o grande che sia, la rivendicazione di diritti per tutti. Quella provocazione quindi l’ho trovata sbagliata e fuori luogo, (per altro portata avanti da persone in contrasto con l’organizzazione del Pride stesso) rispetto alla piazza che portava invece messaggi di inclusione e di festa. Oggi si sprecano le tifoserie varie, ma il tema dei diritti è ancora cruciale in questo Paese e di questo è bene continuare a parlarne e confrontarsi, nel rispetto reciproco di tutti".
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