L'ANALISI
05 Giugno 2022 - 13:52
CREMONA - I dati, diramati ieri dall’Inail, sono inconfutabili: in provincia di Cremona si è passati dai 1.474 infortuni del periodo gennaio-aprile 2021 ai 1.870 di gennaio-aprile 2022, con un allarmante aumento del 27% e con 396 casi in più. Incremento anche confrontando il solo mese di aprile: nei trenta giorni del 2021 gli incidenti erano stati 334, nei trenta del 2020 sono stati 374, 40 in più, 3 infortuni al giorno. E anche le denunce di infortunio mortali confermano il peggioramento del quadro: da zero eventi nel 2021 a 2 nel 2022.
«E cosi non va — commenta il segretario generale della Cisl Asse del Po, Dino Perboni —. Purtroppo, i dati attestano che non trova fine il costante incremento degli infortuni sul lavoro sia in provincia che in regione. E nello specifico, la situazione di criticità della provincia è ben evidente nei numeri che non accennano a invertire la tendenza negativa, anzi». Le ragioni? Secondo Perboni «risiedono nella scarsa formazione e in una modalità lavorative poco attenta alla salute, oltre che ai pochi controlli dovuti alla cronica carenza di personale dell’Ats e dell’Itl addetta alla prevenzione e alla sicurezza». In Lombardia, nel complesso, i casi sono passati dai 32.114 del 2021 ai 49.531 del 2022, con un incremento 17417 pari al 54%. «La questione degli infortuni nei luoghi di lavoro, non può essere considerata un fenomeno contingente — entra nel merito Perboni — perché ha assunto una dimensione tale da essere considerata una costante negativa. Per queste ragioni, unite al bisogno di rafforzare le competenze e la preparazione dei nostri delegati, abbiamo deciso di realizzare un attivo dei delegati della Cisl su salute e sicurezza» .
Appuntamento mercoledì alle 9,30 nel polo di via Dell’Innovazione Digitale: a confronto Cinzia Frascheri, giuslavorista e responsabile nazionale della Cisl Salute Sicurezza sul Lavoro, e il segretario della Cisl Lombardia con delega alla salute e sicurezza Pierluigi Rancati. «Serve una svolta e serve subito — conclude Perboni —: va fatto un grande piano nazionale e regionale che rafforzi gli ispettorati ed aumenti i controlli; va introdotta la patente a punti per qualificare le imprese e legarne il rating agli appalti; va sostenuta la prevenzione e la formazione; e vanno sviluppate nuove forme di coinvolgimento e partecipazione. Produttività e competitività passano per una maggiore sicurezza».
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris