L'ANALISI
RIPULIRE LE VIE COME MISSIONE
01 Aprile 2022 - 05:05
SORESINA - Si chiamano Volontari dell’ambiente e sono gli angeli custodi del verde soresinese. La loro missione è tenere pulite le strade meno, o per nulla, battute dai servizi pubblici di recupero che, spesso, sono proprio le più martoriate dalla piaga dell’abbandono selvaggio. I luoghi più lontani dal passaggio sono infatti i preferiti dai trasgressori, tanto da creare vere e proprie mini-discariche.
Domenica scorsa, il gruppo ha concluso la prima fase dell’attività primaverile e il bilancio, con 150 sacchi da quasi 25 chili ciascuno riempiti, dipinge una città più pulita. Ma dove, comunque, gli incivili paiono non aver ancora imparato la lezione. «Confrontando i numeri dei rifiuti raccolti nel 2011 con quelli odierni — commenta amareggiata la storica pettorina gialla Rita Bonizzoni — è una vera sfida trovare piccole differenze. Purtroppo di anno in anno i dati non cambiano. Serve sensibilizzazione e contiamo di riprendere a farla, partendo dalle scuole, non appena la situazione pandemica sarà il passato».
Sono solo in dieci eppure, con oltre sette tonnellate e mezzo di rifiuti tolti dalle strade ogni anno, il tutto peraltro rigorosamente gratis, rientrano nell’Olimpo degli ecologisti più prolifici e più influenti del territorio. Quella dei Volontari dell’ambiente di Soresina, sostanzialmente, una costola green della pro loco cittadina. Ed è una storia agrodolce: se è vero infatti che grazie a loro la città è sempre, o quasi, pulita anche nelle vie più periferiche e dimenticate, è altrettanto preoccupante il fatto che in oltre un decennio l’azione dei «pirati del rifiuto» non si sia affatto placata, anzi. Né ridotta.
Loro continuano imperterriti la crociata verde ma adesso è il momento di lavorare sulle nuove generazioni. La massiccia presenza di famiglie con bimbi al seguito alla Ratatuia, l’ultimo evento green della città dove si sono regalati alberelli e piantine, lascia comunque ben sperare ma di lavoro da fare ce n’è ancora tanto: «Fino al 2013 organizzavano una grande uscita insieme alle scuole, proprio per sensibilizzare i bambini sul tema dell’ambiente e poi, sino a a due anni fa, abbiamo fatto lo stesso con il Grest. La pandemia ha cambiato tutto e sconvolto ogni piano ma dobbiamo ripartire da qui — chiosa Bonizzoni —: la programmazione in corsa non è possibile, ma contiamo da agosto a settembre, sempre che non siano altre condizioni a impedirlo, di valutare insieme agli istituti scolastici di Soresina dei progetti condivisi per il 2023. Pulire è importante, certamente, e continueremo a farlo. Ma la realtà è che se la nostra azione si rende necessaria, sempre e senza miglioramenti, è perché ancora non c’è sufficiente attenzione e rispetto per il nostro ambiente. Quello lo si deve imparare in casa e nelle aule di scuola».
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