L'ANALISI
07 Marzo 2022 - 05:30
CREMONA - La macchina della solidarietà cremonese si è messa in moto in modo deciso per aiutare i profughi in fuga dall’Ucraina, ma ora è indispensabile definire nel dettaglio tutti gli aspetti organizzativi legati all’accoglienza.
Proprio per questo motivo, per le 15 di oggi, il prefetto Corrado Conforto Galli ha convocato un incontro con i sindaci di Cremona, Crema e Casalmaggiore, Gianluca Galimberti, Stefania Bonaldi e Filippo Bongiovanni. Sono stati invitati anche i responsabili del Sistema di Accoglienza e Integrazione di Cremona e di Piadena Drizzona, centro, quest’ultimo, rappresentato dal sindaco Matteo Priori, e la Caritas di Cremona e di Crema.
«Bisognerà affrontare con attenzione le tematiche sanitarie legate alla necessità di effettuare i tamponi e vaccinare le persone in arrivo che già non lo siano», sottolinea don Pier Luigi Codazzi, direttore della Caritas di Cremona. Va detto che nemmeno il 35 % della popolazione ucraina è vaccinato. «Servirà coordinare tanti aspetti – prosegue don Codazzi -. Intanto, stiamo registrando diverse adesioni all’appello lanciato dal vescovo attraverso le parrocchie cittadine e non. Tante persone hanno offerto la propria disponibilità ad ospitare cittadini ucraini, o coabitando con loro o tramite la concessione di appartamenti attualmente vuoti. E questo è sicuramente molto bello».
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