L'ANALISI
03 Febbraio 2022 - 17:09
Il coltello della lunghezza di 20 centimetri sequestrato a un rivoltano
CREMA - Un arresto e due denunce condotte nell’ambito della lotta al crimine e all’illegalità dal Commissariato della polizia di Crema, guidato dal vice questore Bruno Pagani.
Questa mattina gli agenti della polizia di Stato hanno tratto in arresto un cittadino marocchino, un 26enne residente a Crema. La cattura del giovane è avvenuta in esecuzione del provvedimento emesso dalla Corte di Appello di Brescia che gli ha revocato la misura degli arresti domiciliari ripristinando quella della custodia cautelare in carcere.
Il maghrebino era stato condannato — con sentenza in Appello della magistratura bresciana — alla pena detentiva di tre anni e otto mesi di reclusione perché giudicato colpevole del delitto di rapina. L’episodio criminoso risale all’estate dello scorso anno: le indagini degli uomini di via Macallè hanno quindi portato al marocchino, poi giudicato responsabile del reato in sede di tribunale. Per il 26enne erano quindi scattati i provvedimenti restrittivi, infatti fino a gennaio si trovava sottoposto alla misura dell’obbligo di dimora nel comune di Crema.
La polizia, anche per verificare il rispetto delle disposizioni da parte del reo, ha effettuato una assidua attività di controllo. E proprio a seguito di questo costante monitoraggio, al giovane sono state contestate numerose violazioni delle prescrizioni a lui imposte. A seguito della segnalazione del Commissariato, l’autorità giudiziaria competente ha sostituito l’obbligo di dimora — che comunque consentiva al cittadino nordafricano di muoversi purché nell’ambito del territorio comunale — con gli arresti domiciliari. Peraltro anch’essi disattesi, come hanno appurato e verificato i poliziotti di Crema. La successiva segnalazione, oltre alla denuncia per evasione dai domiciliari alla Procura, ha fatto scattare da parte della magistratura la custodia cautelare in carcere, e questa mattina il 26enne è stato catturato e trasferito in carcere a Cremona.
Nell’opera di prevenzione dei crimini in città, il Commissariato segna un altro punto. È stato infatti deferito un pregiudicato italiano di 43 anni residente a Rivolta d’Adda per il reato di porto abusivo d’arma. Il rivoltano, sottoposto a controllo da un’unità operativa del Commissariato nei giardini Campo di Marte, è stato trovato in possesso di un coltello proibito della lunghezza di 20 centimetri, rinvenuto nelle tasche del giubbotto indossato. Un’arma bianca pericolosa, in grado di infliggere ferite da punta e da taglio e potenzialmente letale, per la quale è scattata la denuncia.
Nel bilancio dell’attività recente del Commissariato c’è anche 21enne denunciato. Incappato in un posto di controllo notturno in via De Gasperi, il giovane alla guida di una Ford Fiesta non si è fermato all’alt. Il conducente ha invece proseguito a forte velocità. Ne è scaturito un breve inseguimento per le vie del centro cittadino al termine del quale l’autista è stato fermato, sottoposto a controllo e alla verifica con etilometro per i relativi accertamenti alcolemici e tossicologici. Il test ha dato esito positivo evidenziando un valore superiore al doppio di quello consentito: il giovane è stato indagato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cremona per guida in stato di ebbrezza alcolica e la patente gli è stata ritirata.
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