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L'INCHIESTA

Prostituzione minorile: Renato Crotti resta in carcere

Davanti ai giudici si è avvalso della facoltà di non rispondere. Il lavoro svolto a monte dagli inquirenti ha permesso di raccogliere una mole di elementi e di riscontri

Francesca Morandi

Email:

fmorandi@laprovinciacr.it

30 Ottobre 2021 - 05:20

Prostituzione minorile: Renato Crotti resta in carcere

CREMONA - Non si aprono le porte del carcere di Cà del ferro per Renato Crotti, arrestato una settimana fa dalla Guardia di Finanza di Cremona con le accuse di prostituzione minorile e possesso di materiale pedopornografico. Nel corso dell’interrogatorio che si è svolto lunedì scorso presso la casa circondariale cremonese, Crotti, assistito dall’avvocato Salvatore Scuto, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Nei suoi confronti, come emerso nelle ore successive all’arresto, avvenuto sul finire della scorsa settimana, permangono esigenze cautelari.


Il lavoro svolto a monte dagli inquirenti guidati dal comandante provinciale, colonnello Cesare Maragoni, ha permesso di raccogliere una mole di elementi e di riscontri. Di particolare rilievo quelli legati al telefono cellulare di Crotti, tramite il quale gli inquirenti sono stati in grado di ricostruire una rete di contatti tra Crotti e alcuni minorenni, per lo più tra i 15 e 16 anni, con i quali, oltre allo scambio di materiale pornografico, avrebbero avuto luogo atti sessuali. 

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