L'ANALISI
30 Ottobre 2021 - 05:20
CREMONA - Non si aprono le porte del carcere di Cà del ferro per Renato Crotti, arrestato una settimana fa dalla Guardia di Finanza di Cremona con le accuse di prostituzione minorile e possesso di materiale pedopornografico. Nel corso dell’interrogatorio che si è svolto lunedì scorso presso la casa circondariale cremonese, Crotti, assistito dall’avvocato Salvatore Scuto, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Nei suoi confronti, come emerso nelle ore successive all’arresto, avvenuto sul finire della scorsa settimana, permangono esigenze cautelari.
Il lavoro svolto a monte dagli inquirenti guidati dal comandante provinciale, colonnello Cesare Maragoni, ha permesso di raccogliere una mole di elementi e di riscontri. Di particolare rilievo quelli legati al telefono cellulare di Crotti, tramite il quale gli inquirenti sono stati in grado di ricostruire una rete di contatti tra Crotti e alcuni minorenni, per lo più tra i 15 e 16 anni, con i quali, oltre allo scambio di materiale pornografico, avrebbero avuto luogo atti sessuali.
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris