VAILATE — Più spazio per le aziende che vogliono insediarsi sul territorio, quasta la decisione presa dal consiglio. La variante al Piano di governo del territorio è infatti caratterizzata dalla conferma di sei ambiti di trasformazione residenziale e l’inserimento di due nuovi ambiti di trasformazione produttiva ed è stata approvata dal consiglio comunale con il voto favorevole della maggioranza e della minoranza di ‘Vailate decidiamo insieme’ e quelli contrari della minoranza di ‘Per il futuro di Vailate’ e dei dissidenti della maggioranza Silvano Vecchio, Arianna Mossali, Francesco Fontana e Alberto Aiolfi. Presentata dall’estensore, l’architetto Giuseppe Tamagnini, e da due suoi collaboratori, dal punto di vista dell’edilizia residenziale questa variante conferma le zone di completamento già previste dal Pgt. Dal punto di vista del produttivo due sono invece le nuove zone di trasformazione (140.000 metri quadri complessivi), indicate a ridosso dell’attuale zona industriale posta a nord del paese: l’AT7, che deriva da una precisa richiesta di potersi espandere da parte dell’Oleificio Manzoni (mediante un accordo di programma con la Provincia) e l’AT8, che viene messo a disposizione di un eventuale accordo di programma sovracomunale, un piano d’area. I relatori hanno parlato poi di incentivi volumetrici per il miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici ricordando che, se tutte le previsioni di variante dovessero concretizzarsi, il Comune incasserebbe, solo da standard qualitativi, 778.000 euro da destinare ad opere pubbliche. Perplessa sui contenuti della variante si è detta la minoranza di Per il futuro di Vailate, soprattutto in merito all’individuazione dell’AT8. «Parlate di piani sovracomunali — ha detto la capogruppo Paola Guerini Rocco — ma questi sono saltati. A che cosa serve quindi prevedere un’area produttiva sovracomunale?». I dissidenti della maggioranza hanno elencato una serie di criticità, elencate da Arianna Mossali: dal presupposto che ha portato alla scelta dell’AT8, all’area per attrezzature religiose indicata in fregio alla strada Dei Fichi, alla viabilità a sud del paese, non razionale a suo avviso. Il sindaco Pierangelo Cofferati ha replicato punto per punto, soffermandosi soprattutto sull’AT8. «E’ vero — ha detto — che non c’è ancora un accordo per un polo sovracomunale nell’AT8, ma se l’amministrazione comunale ha deciso di procedere è perché sono stati fatti passi formali in quella direzione».