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CRIMINALITÀ: GUARDIA ALTA

A segno la truffa dei falsi addetti: razzia di gioielli

Colpo a Romanengo: in azione trio di sedicenti tecnici dell’acqua

Riccardo Maruti

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rmaruti@laprovinciacr.it

22 Marzo 2025 - 05:25

A segno la truffa dei falsi addetti: razzia di gioielli

ROMANENGO - Ancora finti tecnici in azione nel Cremasco. E stavolta il raggiro è andato a segno: vittima una coppia di Romanengo, a cui i truffatori sono riusciti a sottrarre gioielli e argenteria per migliaia di euro. Il raid, che risale alla tarda mattinata di alcuni giorni fa, ricalca un copione ormai tristemente noto, che inizia con un campanello che suona e si conclude con un’automobile in fuga.

«Siamo addetti della rete idrica, dobbiamo effettuare un controllo alle tubature»: si presenta con queste parole uno dei tre uomini in tuta da lavoro, affacciati al cancello dell’abitazione. Il tono è abbastanza convincente da persuadere la padrona di casa ad aprire la porta. Una volta dentro, uno del trio si dirige in bagno per fingere di controllare la pressione dell’acqua e, poco dopo, spruzza in aria spray al peperoncino – dall’effetto lievemente urticante – in modo da simulare un guasto che richiede un’azione immediata. Mentre il primo truffatore distrae la vittima, i due complici si muovono rapidamente nelle altre stanze a caccia di soldi, gioielli e oggetti di valore. Dopo essersi impossessati di preziosi e argenti, i tre della banda trovano una scusa per andarsene. Si allontanano senza troppi problemi, ma di fretta. Quando i proprietari realizzano di essere stati raggirati, scatta la chiamata ai carabinieri. Troppo tardi, però, per intercettare i fuggitivi.

La truffa dei finti tecnici è una delle frodi più diffuse e insidiose, colpendo in particolare anziani e persone vulnerabili. Fingendosi addetti di aziende fornitrici di luce, gas, acqua o internet, gli impostori si presentano alla porta delle vittime con la scusa di un controllo urgente, una verifica della bolletta o un presunto guasto da riparare. Una volta entrati in casa, agiscono con destrezza: mentre uno distrae la vittima con spiegazioni tecniche, i complici frugano nelle stanze alla ricerca di contanti, monili o altri oggetti di valore. In alcuni casi, riescono persino a farsi consegnare soldi con la scusa di un pagamento immediato per un servizio inesistente. Le segnalazioni di questi episodi proseguono in tutto il territorio.

Le forze dell’ordine invitano i cittadini a prestare la massima attenzione e a seguire alcune semplici regole per difendersi. Prima di aprire la porta, è fondamentale chiedere l’identificazione e, in caso di dubbi, contattare direttamente l’azienda per verificare la veridicità dell’intervento. Inoltre, è sempre meglio non far entrare sconosciuti in casa se non si è certi della loro identità. Le istituzioni stanno cercando di contrastare il fenomeno con campagne informative e l’inasprimento delle pene per i truffatori. Tuttavia, la prevenzione resta l’arma più efficace: la consapevolezza e la diffidenza possono fare la differenza tra essere vittime di un raggiro o sventarlo in tempo.

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