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ACQUANEGRA

I carabinieri sono finti, la truffa no

I ladri travestiti da militari rubano 10mila euro tra gioielli e denaro a una coppia di anziani

Luca Luigi Ugaglia

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redazione@laprovinciacr.it

10 Marzo 2025 - 20:17

Carabinieri, sei arresti in tre diverse operazioni

ACQUANEGRA - Si fingono carabinieri e arraffano un bottino di circa 10mila euro tra monili e soldi. È successo nel tardo pomeriggio di sabato 9 marzo 2025 a Fengo dove i predoni, indossando una falsa pettorina dell'Arma, hanno razziato una casa in via Grumello.

«Intorno alle 18,20 – racconta la figlia degli anziani proprietari – i miei genitori, come ogni sabato, sono andati a Grumello a prendere la pizza e quando sono tornati verso le 18,35, mia madre, che aveva lasciato la luce accesa in cucina, ha visto che la porta era aperta inspiegabilmente; entrata, ha trovato la casa a soqquadro e ha chiamato mio padre che stava rincasando e ha preso il cellulare per chiamare il 112, ma nella frazione di un secondo si è trovata di fronte un uomo con la pettorina azzurra e la scritta ‘carabinieri’ e gli ha chiesto come avessero fatto ad essere subito lì e l'uomo gli ha risposto che erano già stati chiamati da altri vicini e di verificare cosa avessero rubato. Mia madre è corsa di sopra a verificare seguita dal falso carabiniere e si è accorta che erano spariti oro e argenteria per circa 6.500 euro, ma si è ricordata che aveva una busta contenente 3.500 euro in contanti che per fortuna era ancora al suo posto e l'ha presa.»

Prosegue la figlia: «Nel frattempo mio padre era al piano terreno con un altro falso carabiniere, si è insospettito per la strana divisa e glielo ha fatto rilevare; a quel punto, vistosi scoperti, lui ha chiamato l'altro ladro con la scusa che dovevano andare per un altro furto, l'altro è sceso in fretta e furia mentre mia madre non si è più trovata in mano la busta che lui con destrezza gli aveva rubato facendole credere che invece era sul letto e sono fuggiti. Mia madre li ha inseguiti urlando e loro sono saliti a bordo di un'auto dove li aspettava un terzo complice e le hanno riso in faccia. Ha cercato il cellulare per chiamare i veri carabinieri, ma l'ha trovato dopo alcuni minuti perché loro glielo avevano nascosto sotto al divano.»

Il sindaco di Acquanegra Oreste Bricchi chiede ai residenti di stare bene in guardia: «Purtroppo ancora una volta si è verificata una truffa a danno di cittadini – rileva amareggiato –. Dispiace molto quanto avvenuto e voglio esprimere la mia solidarietà e quella dell'amministrazione comunale alle persone colpite; questa situazione si è ripetuta qualche mese fa in paesi limitrofi, raccomando a tutti di chiedere i tesserini a chi si qualifica come appartenente alle forze dell'ordine presentandosi per qualsiasi motivazione, anche se in divisa

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